LUCA SALVI
Cronaca

Gli esorcisti e la lotta contro il diavolo: ottomila richieste di aiuto in diocesi

Sette chiamate al giorno al centralino. E online si diffondono le app

Il rosario e la preghiera, “armi” per allontanare il demonio

Milano, 4 settembre 2016 - «La Chiesa ambrosiana professa la propria fede nella vittoria di Cristo sul diavolo ed esercita la sua autorità e il suo potere sui demoni con gli strumenti spirituali previsti, tra i quali la celebrazione degli esorcismi». Firmato: l’arcivescovo Angelo Scola. Correva l’anno 2012, l’Arcidiocesi raddoppiò il numero di ministri, portandoli da 6 a 12: uno nuovo per ogni zona pastorale (Milano, Varese, Lecco, Rho, Monza, Melegnano Sesto). «Presbiteri ornati di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita che si sono detti disponibili ad ascoltare e accompagnare con pazienza i fedeli che per diverse ragioni potranno rivolgersi a loro sentendosi in qualche modo posseduti dal male», istruiti con «un’adeguata formazione teologica e pratica». In aggiunta, un call center (02-8556457), attivo tutti i pomeriggi da lunedì a venerdì. Perché, come avrebbe detto poi papa Francesco «il diavolo esiste davvero e noi dobbiamo lottare contro di lui».

In quattro anni, circa 8mila sono state le telefonate arrivate al numero del servizio diocesano Gerasa, in via Copernico a Milano, a pochi passi dalla Stazione Centrale. Quasi 7 chiamate al giorno. La maggior parte non necessita di esorcismi. Solo di un buon psicologo. Ma in 2 casi su 100, l’opera del demonio si fa sentire. Sono 300 gli esorcisti che operano in Italia, riconosciuti dalla Chiesa: sacerdoti nominati dai vescovi e gli stessi vescovi. L’incarico dura cinque anni e può essere rinnovato. Una nomina è attesa per settembre: a Lecco padre Benedetto Borgato – uno dei 12 – «è in pensione da un anno», informano dal Pime di via Sabotino. Un anno fa sono cambiati anche i vertici. Don Fausto Gilardi ha preso il posto di monsignor Angelo Mascheroni come delegato arcivescovile per gli esorcisti.

Varese è la provincia principe per la lotta al diavolo. Il ricordo delle Bestie di Satana può aver giocato nella nomina o conferma di ben cinque esorcisti. Tra questi, don Antonio Montorfano (chiesa di Varano Borghi), monsignor Attilio Cavalli (per prendere appuntamento, casella postale 174 dell’Ufficio postale Centro di Saronno), Pierluigi Zaffaroni (Saronno, Santuario della Beata Vergine dei Miracoli). Ogni tanto il diavolo (o qualche vandalo) si sfoga, come dimostra la recente devastazione della chiesa di San Bartolomeo a Grandate (Como) dove è parroco don Roberto Pandolfi, esorcista.

Il centralino ha portato alla luce un fenomeno. In via Copernico arrivano decine di persone ogni settimana. Sulle porte due scritte: Sala esorcismi 1 e 2. Qui operano don Gianfranco Benvenuto Macor e don Ambrogio Villa, che si potrebbe definire un esorcista 2.0. Ha un suo sito dove racconta il primo intervento della storia: quando Gesù guarì l’indemoniato di Gerasa (che ispira il nome del servizio). Ormai il web è il nuovo teatro della guerra tra il bene e il male. Anzi il maligno. Online si diffondono le sette ma anche le app sugli esorcismi. Non riconosciute dalla Chiesa, costano appena 8 euro.