Milano – Per l’accusa, dubbi non ce ne sono. Ma lui continua a negare. La perizia disposta dal giudice ribadisce che è stato l’inquilino a far saltare quell’appartamento di piazzale Libia, zona Porta Romana, il 12 settembre di tre anni fa, staccando il gas perché voleva morire. Non ci riuscì perché un uomo che passava da quelle parti gli buttò addosso una coperta. E perché, pur con l’80 per cento del corpo devastato dalle ustioni, dopo mesi di coma e di terapia intensiva, il ragazzo cominciò sorprendentemente a riprendersi , anche se ha perso l’uso delle mani e, in parte, delle gambe.
Tra le ragioni che fecero pensare al suicidio, il giovane aveva interrotto da poco una burrascosa convivenza con il suo compagno . Ma da quando ha potuto di nuovo parlare, Adam Serdiuchenko, barman 31enne di origini ucraine – infanzia difficile ma carriera in ascesa da sguattero a direttore di sala al Martini bistrot da Dolce&Gabbana in corso Venezia – ripete che al suicidio non aveva proprio mai pensato. E assicura che la sua cucina da un po’ di tempo mandava odore di gas tanto che non la usava quasi mai.
E’ indagato per incendio doloso (fortunatamente nessun altro inquilino ebbe danni fisici dallo scoppio) e il suo avvocato Francesco Isolabella aveva chiesto e ottenuto dal gip Sonia Mancini la perizia le cui conclusioni a sentire la difesa non risolverebbero certi dubbi. Alcuni di carattere generale. Secondo il legale, riprendersi da ustioni tanto gravi è così raro che implica una voglia di vivere che non si spiegherebbe in chi aveva deciso di morire. Così come l’insistenza nel negare il tentativo di suicidio davanti a chiunque - avvocato, pm, giudice - glielo abbia chiesto.
Anche la dinamica ricostruita dall’accusa, poi, non sarebbe chiarissima per il consulente tecnico della difesa, perché il tubo del gas è stato trovato staccato di netto, ma la valvola era chiusa. E non si capisce perché il giovane avrebbe dovuto preoccuparsi di chiuderla entrando in cucina al buio, appena sveglio, per poi andare in bagno e da lì provocare l’esplosione. Fra l’altro - sostiene il tecnico - il tubo trovato staccato era piuttosto vecchio e l’operazione difficilmente sarebbe riuscita a mani nude, mentre più facilmente potrebbe essere stata l’effetto di una esplosione.