
di Simona Ballatore
"Milano da sola non potrà risolvere il problema degli esuberi nei licei scientifici: è una vera emergenza. Si riesce a pareggiare il numero di domande con i posti a disposizione solo se si calcola anche l’hinterland": Roberto Garroni, preside del liceo Virgilio, fa i conti insieme ai colleghi. Una chiamata dopo l’altra al Virgilio come al Cremona stanno cercando di “smistare“ le domande, dirottandole dove ci sono più posti disponibili in città ma non solo. "Per esempio siamo riusciti a convincere chi aveva inserito l’Allende o il Donatelli come seconda scelta a spostarsi lì per essere sicuro di essere preso – spiega Garroni – è un lavoro delicato, famiglia per famiglia. Poi mercoledì procederemo col sorteggio".
"Ma non si possono aprire più classi?", la domanda ricorrente alla cornetta del Virgilio che già ne conta 79. "E pensare che quest’anno, per il Covid, anche dall’hinterland ci si è spostati di meno", ricordano i presidi.
Al Vittorio Veneto, capofila negli esuberi, si ragiona per “assi“: a chi abita a Nord si consiglia per esempio il Casiraghi di Cinisello, a chi viene da Est e dalla “verde” si propone Cologno. "Più difficile chiedere a chi abita in città di spostarsi nell’hinterland, dove i licei sono tutti ottimi", ricordano i dirigenti scolastici, ora in rete. Si ragiona anche su un possibile piano “B“: creare nuovi spazi. "Il Donatelli avrebbe aule da sistemare, il Cremona aveva le aule in più che sono state però cedute all’accademia delle Belle Arti. Qualche spazio di manovra lo avrebbe l’Ettore Conti, ma se poi i tecnici tornano a salire?", ragionano i dirigenti, pensando a una possibile succursale, come era stato fatto in via Demostene per i classici. "Perché se all’orizzonte c’è un decremento degli studenti, che già si vede alle elementari, da qui a 5 anni come faremo? Si arriverà alla saturazione", scuote la testa Garroni.
Ragiona su una possibile aula in più anche il Leonardo da Vinci, che deve fare i conti a sua volta con oltre una trentina di esuberi. "Speriamo possano rientrare tutti – spiega il vicepreside Marco Negri –. Noi fra i criteri abbiamo inserito la pagella, non ci sembra giusto penalizzare chi ci ha scelti e viene da fuori. Speriamo però venga autorizzata la decima classe, che in passato avevamo già, per accogliere tutti". Licei scientifici stracolmi, esuberi anche nei licei delle scienze applicate ospitati all’interno di istituti tecnici. Come al Maxwell. "Abbiamo più iscritti rispetto al numero di studenti che potremo accettare – conferma il preside Franco Tornaghi –. Fra i criteri noi daremo più peso al consiglio orientativo dei professori delle medie". Impossibile al momento quantificare gli esuberi però. "Tutto dipenderà anche dal numero di ripetenti".
Intanto si combatte anche con "i soliti pregiudizi milanesi". "L’indirizzo economico sociale è un’altra emergenza che va affrontata con l’hinterland – ricorda il preside del Virgilio – e sono rimasti posti al Frisi, che forse viene scelto meno solo perché è a Quarto Oggiaro ma è un’ottima scuola, con il preside che è stato anche nella cabina ministeriale per la nascita dell’indirizzo stesso". E così si lavora dietro le quinte e con open day virtuali personalizzati dedicati agli indecisi per far conoscere le eccellenze. "Che non mancano anche in periferia e che devono essere valorizzate".