Attraverso una fusione con la "collega" lodigiana Pleiadi, la cooperativa sandonatese Eureka, che da sempre si occupa di servizi all’infanzia, amplia il suo raggio d’azione alla sfera della disabilità, dei migranti e del contrasto alle nuove povertà. Il "matrimonio" sarà celebrato oggi alle 11.30 con una festa nella sede delle Pleiadi, in via Lodivecchio a Lodi. Un momento di benvenuto, condivisione e trasparenza, come spiegano dalle due cooperative, per iniziare la nuova avventura, si spera, sotto i migliori auspici. E se da un punto di vista formale "Pleiadi" scomparirà, inglobata da Eureka, nel concreto il personale e i referenti di quello che finora è stato il sodalizio lodigiano continueranno a lavorare sul territorio e rappresentare un punto di riferimento per gli utenti e le loro famiglie.
"Quando abbiamo conosciuto i vertici delle Pleiadi, abbiamo capito di avere tanti punti in comune e che la nostra sarebbe stata un’integrazione perfetta. La loro cooperativa è più piccola, ma ben strutturata e radicata sul territorio. La filosofia che ci ispira è la stessa: l’utente al centro - commenta Laura Bortolotti (nella foto), responsabile delle risorse umane e della comunicazione di Eureka -. L’area della disabilità e dei migranti è per noi assoluto interesse". "La fusione non è dettata da motivi economici, ma da una comunanza di vedute e dalle opportunità di crescita che un’azienda più ampia, come Eureka, può offrire", aggiunge Marco Polli, vicepresidente delle Pleiadi, realtà con 30 soci-lavoratori, nata nel 2009 sulle ceneri di un’associazione di famigliari di persone con disabilità. Eureka è nata nel 1993 e ha rappresentato, nel Sud Milano e non solo, uno dei primi esempi d’imprenditoria al femminile. Attualmente conta 380 socie-lavoratrici. Nidi comunali e aziendali, ludoteche, centri di aggregazione e scuole dell’infanzia sono solo alcuni dei servizi gestiti. Si calcola che ad oggi siano oltre 20 mila le persone che hanno usufruito di servizi, o attività del sodalizio sandonatese.
Alessandra Zanardi