Il primo passo formale è stato fatto, il cammino per l’assegnazione degli Europei di calcio del 2032 all’Italia è ancora lungo ma Milano è ufficialmente in campo. La Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha approvato la delibera che recepisce lo “Stadium Agreement’’, cioè il documento che stabilisce i termini in base ai quali la Uefa, la Federazione ospitante (Figc) e lo Stadium Owner (Comune di Milano) coopereranno per garantire il successo e il buon esito dell’organizzazione della fase finale degli Europei 2032 e le condizioni di utilizzo dello stadio messo a disposizione dalla città ospitante, cioè Milano, e i servizi richiesti ad esso collegati. Attenzione, però. La fase finale degli Europei 2032 non è stata ancora assegnata all’Italia e alla Turchia (la candidatura dei due Paesi è congiunta) e anche nel caso in cui i due Stati la spuntassero, la Uefa si terrà le mani libere. "Nella nuova formulazione dello Stadium Agreement – si legge nella delibera di Giunta – la Uefa si riserva il diritto di determinare in ultima istanza il numero e l’identità degli stadi da utilizzare per svolgere le gare degli Europei in ciascuno dei due Paesi congiuntamente candidati: nel caso in cui Uefa non ritenesse più, per ragioni sopravvenute, lo stadio adatto ad ospitare la manifestazione, lo Stadium Agreement potrà essere successivamente annullato senza oneri per la Uefa". Una formula che può mettere a rischio l’utilizzo dello stadio di San Siro, che nel 2032 compirà 106 anni e potrebbe essere stato abbandonato da Milan e Inter, pronti a costruire i loro nuovi stadi altrove? È presto per dirlo. Ma una cosa è certa: nella delibera di Giunta il nome dello stadio Meazza non compare mai.
L’accordo sottoscritto dal Comune dovrà essere inviato alla Figc entro oggi, mentre la trasmissione dei budget degli stadi aggiornati è stata posticipata al 1° ottobre 2026.
M.Min.