Milano, 6 ottobre 2023 – Nazim Mordjane, il detenuto evaso il 21 settembre dall’ospedale San Paolo di Milano, è stato finalmente catturato. L’arresto è avvenuto venerdì nella città di Ginevra, in Svizzera. Durante la fuga dalla struttura sanitaria, il poliziotto Carmine De Rosa era precipitato da una finestra al secondo piano nel tentativo di fermare il detenuto ed era rimasto gravemente ferito.
Agganciato da una leggerezza
L’uomo era riuscito a espatriare in poco tempo. Secondo quanto si apprende, infatti, l'evaso era stato localizzato poche ore dopo la fuga già oltreconfine. Era stato ‘agganciato’, pare, dopo aver commesso una leggerezza in qualche tentativo di comunicare con altri conoscenti, ed è stato individuato grazie a indagini tecniche. Gli investigatori della Penitenziaria hanno lavorato in stretto contatto con lo Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e l'Interpol. Subito l'autorità giudiziaria aveva emesso un mandato di cattura europeo nei suoi confronti. Infine la cattura.
Il sospetto di complici
Le indagini però non sarebbero terminate perché gli uomini del Nucleo investigativo della Polizia penitenziaria sospettano che Nazim Mordjuane abbia ricevuto aiuto da uno o più complici, che gli avrebbero agevolato la fuga.
Grazie alle forze dell’ordine
La notizia della cattura è stata confermata su Facebook dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha ringraziato “l'Interpol, la Polizia Penitenziaria, a tutte le Forze dell'Ordine e gli investigatori che hanno collaborato all'arresto”. Il primo pensiero, ha scritto Ostellari, “va a Carmine De Rosa, l'agente, ancora ricoverato, che non ha esitato a rischiare la vita per fermarlo: caro Carmine, questo risultato è dedicato a te”.
Come sta l’agente
Il poliziotto, di 28 anni, è uscito dal coma causato dalla caduta soltanto il 30 settembre. Nella caduta aveva riportato fratture alla colonna vertebrale e al cranio, con emorragia e contusioni cerebrali. All’uscita dal coma era ancora sotto sedazione, ma aveva ha aperto gli occhi e riconosciuto i genitori. Nazim Mordjane è indagato anche per lesioni nei confronti dell’agente.