Prima l’interrogazione in aula che parlava di danno erariale, poi l’esposto: sarà la Corte dei Conti a esaminare il dossier ex Asl di via Turati in piena campagna elettorale. A chiedere alla magistratura contabile di mettere sotto la lente il comodato d’uso gratuito dell’immobile concesso dal Comune ad Ats e poi ad Asst Melegnano Martesana, è stata la lista di opposizione Vivere Cernusco. "Nello stabile - spiega il capogruppo Giordano Marchetti - non ci sono servizi per i cittadini da quando nell’ottobre 2023 è stato traslocato tutto alla Casa della comunità. Eppure l’Azienda ospedaliera, che ha mantenuto degli uffici chiusi al pubblico, non paga l’affitto".
"Sul mercato libero il complesso del municipio varrebbe 250mila euro l’anno di pigione, anche i carabinieri versano la locazione per la caserma, 36.600 euro dopo un recente accordo: gratis non si può fare". L’uso della struttura "affonda le radici in vecchie intese che prevedevano la concessione senza fitto a patto che ci fossero ancora prestazioni per la gente, ma adesso che è venuta meno la ragione della gratuità, ci aspettavamo che l’Amministrazione imboccasse una delle due strade possibili. La trattativa, o il trasloco dell’azienda che ci permetterebbe – aggiunge Marchetti – di mettere l’edificio al centro di una scelta: venderlo? Ristrutturarlo?". Niente di strano per la forza di minoranza "è esattamente quel che succede in altri centri della Città Metropolitana". Secondo il capogruppo c’è da "guardare dentro il mancato introito". In via Turati "non c’è più nulla che sia riconducibile ai malati, alla nuova Casa della comunità all’ex Ferb, nell’area dell’ospedale, è stato trasferito anche lo sportello di scelta e revoca del medico", aggiunge. Una svista che secondo Vivere potrebbe costare cara. Ma non è così per il Comune. "La norma che negli anni Settanta ne trasferì la proprietà al municipio vincola l’edificio a funzione sanitaria senza specificare che ci debbano essere servizi aperti al pubblico - spiega la Giunta - quindi non possiamo chiedere ad Asst di andarsene". "Non è così" per Marchetti: "I soldi servirebbero per migliorare l’offerta di prestazioni per la collettività. Non possiamo certo lasciare perdere". Barbara Calderola