Minacce pesanti all’ex moglie: divieto di avvicinamento alla donna, alla casa dei suoceri per almeno 800 metri e di contatti social o via cellulare. Una storia durata vent’anni, con una figlia ormai 14enne, finché l’uomo ha iniziato a bere dopo la morte dei genitori. Ad aprile la donna viene presa a schiaffi in un bar.
All’inizio di maggio l’ex convivente riesce a introdursi in casa sfondando una finestra e la prese a calci e pugni. Il 27 maggio altre botte. Poi i messaggi: "Vi ammazzo, uccido te e quell’altro".
Oggi l’indagato – assistito dall’avvocato Carlo Alberto Cova – verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari Stefano Colombo. Da tempo la donna si era dovuta trasferire per la paura delle violenze ripetute del cinquantenne con il quale aveva passato gran parte della vita.