LAURA LANA
Cronaca

Ex Falck, è scontro a Sesto San Giovanni: "Si rispettino i patti o incasseremo tutte le fideiussioni"

Ai ferri corti Comune e Milanosesto, società proprietaria dell’area L’assessore Lamiranda: "Ci hanno fatto perdere un anno col riassetto. E Coima ha annunciato una nuova revisione del masterplan. Così non va"

L’area ex Falck

L’area ex Falck

Sesto San Giovanni, 14 luglio 2024 –  La prima lettera di richiamo è stata mandata nei giorni scorsi. Il Comune è pronto a escutere quasi 80 milioni di euro di fideiussioni. Settantaquattro per la precisione, per le opere pubbliche non ancora avviate e il parco urbano non ancora definito. Ritardi che andrebbero contro "il corretto adempimento di tutte le obbligazioni". Il tavolo di settembre tra l’amministrazione e Milanosesto, la società proprietaria delle aree Falck, si preannuncia un vero braccio di ferro. "L’operatore sta tergiversando. Se non procederanno con le gare e i lavori, andremo a escutere le fideiussioni e faremo noi le opere, per quanto potremo", spiega l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda.

“Ci hanno fatto perdere un anno per il riassetto societario. E da novembre siamo comunque fermi, non certo a causa del Comune. A maggio, a Roma, Coima (uno dei soggetti di Milanosesto, ndr ) ha annunciato una non meglio precisata revisione del masterplan. Spiace che a oggi ci siano solo rumors e nessuno sia mai venuto a parlare con l’assessore". I rumors da mesi – e in questi giorni – corrono: più volumi, più residenziale, addirittura un nuovo piano di bonifica per far fronte a imprecisati extracosti. Eppure, a oggi, nulla è stato depositato: nessuna istanza di variante al piano integrato di intervento, nessuna richiesta al ministero dell’Ambiente, l’unico soggetto che può autorizzare il piano di risanamento su un sito di interesse nazionale come quello sestese, e allo stesso modo manca al protocollo il piano esecutivo del parco che dall’Unione 0 si svilupperà sul resto delle ex acciaierie. Alle nostre domande sui tempi di assegnazione delle gare (parcheggio, strade, nuova via Mazzini), sulle bonifiche, sul parco e sulle eventuali modifiche al Pii Falck, Milanosesto non ha risposto. La nota che ci ha inviato sembra però confermare il passo indietro sul progetto adottato". "Le condizioni attualmente previste per il progetto fino a oggi non hanno consentito di portarlo a compimento – si legge nella nota citata – . La compagine italiana impegnata al lavoro è rappresentata da primari soggetti istituzionali con capitali di lungo termine allineati con l’interesse pubblico e la volontà di realizzare un progetto industriale concreto per Sesto, Milano, la Lombardia e il Paese, fondato su presupposti che lo rendano realizzabile anche alla luce del mutato contesto economico, finanziario, territoriale, sociale e normativo". Infine, tra le righe, l’annuncio di revisione. "Questo obiettivo richiede un lavoro di squadra con un processo di condivisione e collaborazione tra tutti gli enti preposti, con cui a valle delle interlocuzioni preliminari sarà avviato un tavolo istituzionale da settembre".

La posizione del Comune è rigida. "Provvedano piuttosto a realizzare le opere pubbliche e a definire il parco. Siamo contrari a ogni ipotesi di ulteriore aumento di volumetrie, residenziali o di altra natura. La superficie è già satura. Lo dico da assessore e da esponente di FdI", conclude Lamiranda. "Siamo disponibili a spostare volumi che già ci sono. Invece, diciamo no a escamotage che aumenterebbero le cubature e metterebbero in discussione tutto il sistema delle regole, il calcolo della superficie lorda e degli standard. Vogliono farlo e perdere altri anni? Allora ripartiamo da zero,ma ridiscutendo anche le opere pubbliche e gli oneri da versare al Comune".