MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Sala condannato, paura per le Olimpiadi: si rischia di allontanare i manager dai Giochi

Solidarietà anche del vicepremier Salvini

Giuseppe Sala, sindaco di Milano

Milano, 7 luglio 2019 - La condanna per l’Expo 2015 potrebbe avere ripercussioni negative sull’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano-Cortina. Il sindaco Giuseppe Sala ne è convinto. Il giorno dopo la sua condanna a sei mesi (riconvertita a 45mila euro di pena pecuniaria) per falso ideologico a causa della retrodatazione di un paio di verbali di Expo, l’ex commissario straordinario dell’evento espositivo 2015 paventa il fatto che la sua condanna potrebbe scoraggiare altri manager privati dall’occuparsi della governance delle Olimpiadi lombardo-venete: «Questa è la mia principale preoccupazione. Bisogna pensare a come ragiona la gente normale, che non può che mettersi paura di fronte all’idea di entrare nell’ambito pubblico sia a livello politico che manageriale. I rischi sono veramente troppo elevati».

Non solo. Il sindaco condannato in primo grado allarga il discorso: «Vi prego di credermi: la battaglia non è tanto per la mia posizione personale. Io assorbo, sono abbastanza resiliente. Ma una battaglia di principio va fatta, perché se no continuerà a esserci questa impermeabilità tra mondo pubblico e privato. Mentre quando funziona, e io spero di essere un caso del genere, porta valore. Questo è un tema importante per il nostro Paese».

Un tema, quello della battaglia contro la burocrazia che rende sempre più difficile la vita agli amministratori pubblici, che non dispiace neanche al vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che da mesi propone l’abolizione del reato di abuso di ufficio «perché blocca il Paese». Non è un caso, dunque, che il populista Salvini difenda il progressista Sala: «La condanna di Sala? Non c’è niente da festeggiare, di questo passo non troviamo neanche più un italiano disponibile a fare il sindaco o il consigliere o il ministro perché se firmi la riga sbagliata sul modulo sbagliato sei automaticamente inquisito».

Parole pronunciate ieri mattina a pochi passi da Sala. Vicepremier e sindaco si sono incrociati e stretti la mano al Villaggio Coldiretti in Piazza del Cannone e Sala ha ringraziato Salvini per le parole pronunciate in sua difesa venerdì, a poche ore dalla condanna. Il sindaco, intanto, conferma che dopo la crisi post-condanna il suo umore è migliorato grazie al sostegno di tanti milanesi: «Mi ha molto aiutato il fatto di aver ricevuto una quantità di messaggi e di email di incoraggiamento. Sarebbe da irresponsabili non impegnarsi, visto la responsabilità che ho e l’affetto che mi circonda. Lunedì (domani, ndr), comunque, riferirò in Consiglio comunale. Il ricorso in appello? Credo proprio che ci sarà. La rinuncia alla prescrizione? Gli avvocati mi suggeriranno la strategia. Ma prima bisogna leggere il dispositivo, che sarà depositato entro 90 giorni».