REDAZIONE MILANO

Milano, Fabrizio Corona fonda movimento felpe rosse e nere

Intervistato da Giletti, l'ex fotografo dei vip ha presentato il suo libro "Non mi avete fatto niente" e letto il suo testamento

Fabrizio Corona in occasione della presentazione del libro 'Non mi avete fatto niente'

Milano, 22 gennaio 2019 - "Ammettiamolo, non so perché sono ancora vivo, ma se dovessi morire lo farei da re". Ha annunciato così la lettura del suo testamento Fabrizio Corona, questa sera a Milano, dove ha presentato - in un locale notturno - il suo libro "Non mi avete fatto niente".

Fabrizio Corona, ex agente dei Vip, è arrivato alla presentazione del suo nuovo libro circondato da un gruppo di ragazzi con la felpa rossa e nera e col cappuccio che scandivano il suo slogan: "Non mi avete fatto niente", titolo del volume. Siete un movimento politico? Gli è stato chiesto. Intervistato da Massimo Giletti, ha detto: "Siamo l'inizio di un movimento politico".Presente anche il figlio dell'ex fotografo dei vip, Carlos, che appare maturo e che del padre dice: "Io lo sopporto, gli sto dietro, ci aiutiamo vicendevolmente". E rivela alcuni particolari intimi del padre ed ex fotografo dei  vip: "E' molto dolce e coccolone". A sua volta Corona del figlio ha detto: "Partecipa alle riunioni e ai progetti perchéquello che sto facendo un giorno sarà suo". 

Nel testamento, che chiude la pubblicazione, Corona ha confermato che l'erede unico del suo patrimonio sarà il figlio Carlos Maria. Corona ha quindi dichiarato che "il carcere èstato una grandissima sofferenza: sono stato arrestato per cose non gravissime e non mi meritavo tutti questi arresti".  I segni di questa sofferenza "te li porti dentro ma non li vuoi mostrare" ha aggiunto, spiegando: "Non sarò mai più quello dei prima: ho perso la mia innocenza e non dormo mai sereno". Tuttavia le vicende giudiziarie lo hanno rafforzato: "Sono immortale: è la quinta volta che mi arrestano, ma io continuo ad aprire uffici, a fare marketing, ad aprire brand: pensano di fermarmi ma in realtà mi fanno una grandissima pubblicità".