
Fabrizio Corona in giacca e camicia bianca scortato dalla security al cinema Odeon
Milano, 19 ottobre 2015 - Un'altra tappa cruciale nel cammino di Fabrizio Corona fuori dal carcere è prevista per giovedì 22 ottobre con l'udienza davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Le toghe dovranno decidere se confermare o meno l'affidamento in prova ai servizi sociali per l'ex fotografo dei vip che, lo scorso giugno, è stato scarcerato e affidato «temporaneamente» ad una delle comunità 'Exodus' di don Antonio Mazzi, a Lonate Pozzolo (Varese). Lo scorso 18 giugno, infatti, l'ex 're dei paparazzi' era uscito dal carcere milanese di Opera dopo quasi due anni e mezzo di detenzione. L'affidamento in prova ai servizi sociali era stato concesso dal giudice Giovanna Di Rosa per una serie di ragioni, alcune tecnico-giuridiche, altre relative all'assenza di pericolosità sociale e al suo passato di tossicodipendenza.
Ora un collegio di giudici, dopo l'udienza, dovrà decidere se confermare o meno l'affidamento per Corona, difesa dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra. Alla base del provvedimento dello scorso giugno ci sono gli anni di carcere che Corona ha già scontato, quasi tre considerando anche il 'pre-sofferto', la pena residua che è di circa 5 anni, la «non riconosciuta pericolosità sociale», «la recuperabilità del soggetto attraverso l'affidamento in comunità», anche in vista di un percorso terapeutico data la sua tossicodipendenza. Nel frattempo l'ex agente fotografico ha ottenuto il permesso di uscire dalla comunità varie volte per occuparsi della sua attività lavorativa. Lo scorso settembre, ad esempio, aveva partecipato alla presentazione di un documentario sulla sua vita in un cinema del centro di Milano senza, tuttavia, la possibilità di rilasciare interviste.