NICOLA PALMA
Cronaca

Trapper in carcere, silenzi e qualche scusa: "Signor giudice non ho cominciato io"

Interrogato Lamine Saida. Domani tocca a Zaccaria Mouhib

I carabinieri di Bergamo hanno arrestato a Malpensa Samir Benskar

«Eravamo lì, ma non abbiamo iniziato noi e non li abbiamo rapinati". Primi interrogatori per gli undici presunti componenti della banda capeggiata dai trapper Zaccaria Mouhib e Mohamed Lamine Saida, al secolo Baby Gang e Simba La Rue, arrestati venerdì dai carabinieri della Compagnia Duomo e dagli agenti della Squadra mobile per la rissa con sparatoria del 3 luglio scorso in corso Como. Ieri è toccato al ventenne La Rue e al trentaduenne albanese Eliado Tuci presentarsi davanti al giudice Guido Salvini per dare la loro versione dei fatti: l’artista e il factotum di Baby Gang si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma hanno comunque reso brevi dichiarazioni spontanee. Stando a quanto risulta, hanno ammesso di aver partecipato alla maxi zuffa con i due senegalesi poi gambizzati (e a loro volta arrestati quella notte stessa dalla polizia); e del resto sarebbe stato impossibile sostenere il contrario, considerata la mole di filmati agli atti dell’indagine.

Detto questo, Saida e Tuci hanno aggiunto che non è stato il loro gruppo a dare il via al violento faccia a faccia e che i rivali non sono stati derubati. L’avvocato di La Rue, Niccolò Vecchioni, ha già presentato richiesta di domiciliari legata alle condizioni di salute del trapper, ancora alle prese con i postumi dell’accoltellamento di quattro mesi fa a Treviolo: il luogo indicato per la detenzione alternativa è la casa della madre in provincia di Como. Domani pomeriggio sarà il turno di Zaccaria Mouhib, che resta in carcere dopo la convalida del Tribunale di Monza dell’arresto in flagranza per la detenzione illecita della Beretta 7.65, ritrovata sotto un cuscino durante la perquisizione nell’abitazione di Sesto San Giovanni. "La tenevo per difesa personale", avrebbe spiegato. Ultima nota per il pugile diciannovenne Samir Benskar, bloccato ieri mattina dai carabinieri di Bergamo all’aeroporto di Malpensa di ritorno da una vacanza a Ibiza: le indagini lo indicano come il mandante dell’aggressione a Simba La Rue del 16 giugno a Treviolo, orchestrata per vendicare il rapimento-lampo dell’amico Baby Touché con la complicità della fidanzata di Saida, l’attrice hard Barbara Boscali.