Milano, 12 settembre 2023 – Quattro anni e 6 mesi di reclusione per il trapper 21enne Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, e altre cinque condanne a pene comprese tra gli 8 mesi e i 4 anni e 2 mesi nel processo con rito abbreviato sul caso della cosiddetta ‘faida tra trapper’. E’ la richiesta di condanna del pm Francesca Crupi, titolare dell'inchiesta condotta da polizia e carabinieri, davanti al gup Rossana Mongiardo, che emetterà la sentenza il prossimo 28 settembre.
Il pm ha chiesto, tra l'altro, anche 4 anni e 2 mesi per Mevljudin Hetem e 2 anni e 2 mesi per “concorso anomalo” per una ragazza imputata, che avrebbe avuto un ruolo minore.
Due membri della crew di Simba La Rue, Dago Gapea e Marco Locatelli, erano stati già condannati, sempre con rito abbreviato, rispettivamente a sette anni e a due anni e nove mesi per rapina e lesioni.
Le accuse
Al centro del processo ci sono le accuse di lesioni e rapina per un'aggressione in via Settala, avvenuta il 1 marzo 2022, commessa dal gruppo “per sfregio e punizione” per “mortificare” la vittima, un giovane che faceva parte anche lui del gruppo rivale. E poi le lesioni aggravate ai danni di Baby Touché, che, però, ha deciso di non sporgere denuncia contro gli imputati e dunque è caduta l'altra accusa per quel fatto, ovvero il sequestro di persona. Quella di Touché, secondo la Procura, è stata una "reticenza per una logica di banda”.
Revocati i domiciliari
La giudice oggi ha revocato la misura dei domiciliari per Simba, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, sostituendola con l'obbligo di firma tutti i giorni.
L’altro processo
Simba è anche a processo davanti alla settima penale, con l'altro noto trapper Baby Gang e altri giovani, per una sparatoria nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, zona della movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi.