REDAZIONE MILANO

Anche una bombetta di Magritte. Falsi d’arte, sette sotto inchiesta

Antiquaria trovata con una tela rubata all’Hotel Pierre di Mario Consani

Uomo con la bombetta

Milano, 27 aprile 2015 - In casa di uno di loro, gli investigatori trovarono anche una gouache de L’uomo con bombetta di Magritte e una Composizione astratta di Franz Klein. False, naturalmente, ma contraffatte da professionisti. Tanto che stavano per essere affidate come autentiche alla casa d’aste Koeller. L’inchiesta della procura milanese era partita però da da una denuncia della Fondazione Joseph Albers, artista tedesco noto per la sua pittura “al quadrato” astratta e geometrica, di cui il gruppetto di mercanti d’arte e antiquari finiti sotto inchiesta doveva avere un debole. I nomi delle opere di Albers infatti ritornano spesso nei capi di imputazione che ora, chiuse le indagini, il pm Luigi Luzi contesta ai presunti complici della banda.

Gianluca R., Ronny B. e Renato C., i tre protagonisti principali di questo traffico di tele, sono accusati di essersi procurati un falso dell’opera realizzata da Albers nel ’68 Study for homage to the square: R-2 E.B2, consegnandola poi all’antiquaria milanese Francesca B. perché trovasse loro un acquirente. L’antiquaria in quel caso sarà stata forse convinta che l’opera fosse autentica. E però non sembrerebbe senza peccati, se il pm Luzi anche a lei contesta un diverso episodio di ricettazione perché a suo tempo avrebbe acquistato per poi metterlo in commercio un olio su tela raffigurante Cleopatra che viene morsa da una serpe, di autore ignoto ma “proveniente da furto” poiché rubato quindici anni fa in città all’Hotel Pierre.

Il solito terzetto di appassionati di Albers, stavolta aiutato da Natalia T., si sarebbe procurato anche un Homage to the square. 1970, altro falso, proponendolo poi in vendita (tramite un antiquaria non indagata) alla casa d’aste Phillips New York, a Marie Jo Grandjean titolare di una libreria d’arte a Parigi e alla nota galleria d’arte “Il Ponte”. La falsità di un’altra opera dell’astrattista tedesco un po’ fissato con i quadrati, Study for homage to the square: Recorded (1968) viene contestata dalla Procura a Gianfranco Alessio F., altro mercante d’arte che pur sapendola falsa avrebbe affidato la tela, perché la vendesse, al pittore Fernando P. Nello studio di quest’ultimo, gli investigatori hanno trovato anche una Natura morta olio su tela, con bottiglia bianca, bicchiere, tazza e vaso. Sotto a sinistra c’era una firma celebre: Morandi. Peccato fosse, naturalmente, un falso.