REDAZIONE MILANO

Non ce l’ha fatta Fabiola Prosperini, la mamma di 44 anni finita in mare con l’auto insieme alla famiglia

Lo scorso 8 giugno l’auto al porto di Lavagna l’auto con a bordo madre, padre e tre figli era caduta in acqua per motivi da accertare. Resta in condizioni critiche il bimbo di 6 anni

Non ce l’ha fatta Fabiola Prosperini la donna milanese di 44 anni, dirigente in una compagnia assicurativa, che lo scorso 8 giugno era rimasta intrappolata per nove lunghissimi minuti nell’auto precipitata in mare nel porto di Lavagna, nel Levante ligure. Ricoverato ancora in condizioni drammatiche all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova il figlio di sei anni della donna, rimasto anche lui sott’acqua dopo l’incidente.

Fabiola Prosperini, la mamma milanese di 44 anni morta dopo essere precipitata in mare con l'auto a Lavagna
Fabiola Prosperini, la mamma milanese di 44 anni morta dopo essere precipitata in mare con l'auto a Lavagna

La famiglia, composta da Prosperini, il marito e tre figli, di 6, 13 e 16 anni era arrivata da Milano per passare la giornata in mare a bordo di un gommone prestato da un amico. Rientrati in porto, avevano lascito il natante ed erano saliti in auto per rientrare a casa. Durante la manovra per uscire dal parcheggio però, per cause ancora da chiarire, il veicolo guidato dal marito era partito in retromarcia a velocità sostenuta, finendo contro una colonnina di servizio per poi precipitare in acqua.

Sul posto era presente, per caso, un sommozzatore che aveva assistito dalla banchina alla scena e si era immediatamente tuffato in mare. Il suo intervento è riuscito a salvare il padre e i due figli adolescenti della coppia. La mamma e figlio più piccolo erano rimasti invece incastrati dentro l’abitacolo, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Prosperini era stata ricoverata in rianimazione all’ospedale di Lavagna e da subito le sue condizioni erano apparse gravissime così come quel bambino più piccolo. In buone condizioni di salute invece il padre e gli altri due figli di 13 e 16 anni che erano riusciti a liberarsi da soli. Secondo gli accertamenti di carabinieri e capitaneria di porto l’auto sarebbe caduta in acqua per un errore di manovra ma non è escluso il guasto.

ll corpo della donna è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’autopsia. A indagare sono i carabinieri e la Circomare di Santa Margherita. La procura di Genova inizialmente aveva aperto un fascicolo per lesioni colpose, adesso però l’ipotesi di reato si è aggravata. Il pubblico ministero Sabrina Monteverde ha disposto accertamenti sulla macchina, un’ auto con cambio automatico sequestrata per gli accertamenti necessari. La prima cosa da verificare sarà appunto se si sia trattato di un guasto o di un fatale errore umano.