Milano, 19 agosto - La notizia è di quelle destinate a sollevare polemiche. Ma il primo cittadino di Milano Beppe Sala non ha esitato a darla sui suoi canali social, convinto che "ciascuno debba fare la sua parte, piccola o grande che sia". "Nei prossimi giorni - annuncia il sindaco meneghino - raggiungeranno la nostra città alcune decine di cittadini afghani, con le proprie famiglie, che hanno collaborato con le Forze Armate, con l'Ambasciata italiana e con l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan". Il Comune e la Prefettura di Milano, a cui il coordinamento nazionale per l'emergenza assegnerà una quota di nuclei familiari provenienti dall'Afghanistan, hanno avviato la loro collaborazione.
"Il Comune - spiega il primo cittadino -, su richiesta della prefettura di Milano e in collaborazione con gli Enti del Terzo settore (già oggi sono impegnati nei Centri di Accoglienza Straordinaria) sta individuando e verificando gli spazi adeguati, che non possono essere improvvisati perché devono essere dotati dei servizi minimi adeguati per l’accoglienza di nuclei familiari. Penso che ciascuno debba fare la sua parte, piccola o grande che sia, davanti a un'emergenza epocale come quella afgana, e noi siamo orgogliosi di ciò che stiamo facendo".
Una catena di solidarietà umana che era già nell'aria, il sindaco infatti aveva annunciato nei giorni scorsi: "Ci stiamo preparando con i nostri servizi sociali a gestire l’accoglienza dei profughi che dovessero essere indirizzati sul territorio milanese". Parole che hanno provocato l'immediata reazione del candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo che ha lanciato una proposta definita "provocatoria" dal centrosinistra: ospitare i profughi afghani nei centri sociali milanesi.