ANDREA GIANNI
Cronaca

Cantieri sotto sequestro, le Famiglie Sospese incontrano Sala: “Ci sono in gioco risparmi di una vita, non è solo un problema del ceto medio alto”

Inchiesta urbanistica, a Palazzo Marino una delegazione degli acquirenti di 1.625 case: “Ora tavolo con pm e costruttori”. L’appello: trovate una soluzione. Le indagini vanno avanti, ieri gli interrogatori preventivi. La dirigente: “Avevo chiesto il trasferimento”

Il presidio organizzato sabato davanti a Palazzo Marino dal comitato che chiede risposte

Il presidio organizzato sabato davanti a Palazzo Marino dal comitato che chiede risposte

Milano, 20 marzo 2025 – Hanno ottenuto l’appoggio del sindaco Giuseppe Sala e dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi alla proposta di “aprire un tavolo”, allargato a Procura e costruttori, sulla situazione delle famiglie che hanno acquistato appartamenti in cantieri posti sotto sequestro, finiti al centro di inchieste per presunti abusi edilizi o bloccati a causa di pratiche incagliate. Lanciano un appello alla politica nazionale: “Serve una legge che ci tuteli perché siamo le uniche vittime di questa situazione. Non abbiamo colore politico, e va trovata una soluzione bipartisan con senso di responsabilità”. Per circa due ore una delegazione del comitato “Famiglie sospese, vite in attesa“ ha incontrato Sala e Tancredi, avviando un dialogo.

Le situazioni esposte a Palazzo Marino sono varie, ma legate dalla stessa incertezza: le Residenze Lac in via Cancano e lo Scalo House, due cantieri posti sotto sequestro, le Park Tower di Crescenzago finite sotto inchiesta, le case in costruzione in via Savona 105. “È fondamentale che le Istituzioni della città ci aiutino, con i dati e le informazioni che solo loro hanno, a conoscere lo stato reale del fenomeno che sappiamo per certo superare di molto la stima di 1625 abitazioni che siamo stati in grado di mappare da soli con i dati già raccolti in queste settimane”, spiega Filippo Borsellino, acquirente di un appartamento alle Residenze Lac. “Abbiamo chiesto al Comune e facciamo appello ai costruttori di supportarci anche in questa operazione di verità – prosegue –. Ci sono in gioco risparmi di una vita e l’incertezza riguarda anche progetti in edilizia convenzionata. Non è solo un problema del ceto medio alto”.

Nei prossimi giorni verrà fissato un nuovo incontro, intanto l’iter giudiziario va avanti. Ieri si sono svolti gli interrogatori preventivi davanti al gip Mattia Fiorentini, che dovrà decidere sulle richieste di misure interdittive avanzate dai pm Marina Petruzzella e Paolo Filippini nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari per corruzione e altri reati l’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni. Il progettista Marco Cerri, ex componente della Commissione paesaggio indagato per falso e traffico di influenze illecite, ha parlato per circa tre ore, fornendo la sua versione anche su alcune frasi intercettate e respingendo le accuse. L’ex dirigente Andrea Viaroli ha scelto invece di rimanere in silenzio. La dirigente Carla Barone, indagata per falso, ha rilasciato brevi dichiarazioni spontanee spiegando che era da circa un anno che “voleva farsi spostare dall’ufficio” in cui lavorava. Intanto Oggioni si è dimesso dal Consiglio dell’Ordine degli architetti di Milano, carica che ricopriva dal 2021. “Il Consiglio – si legge in una nota – ribadisce la propria fiducia nell’azione della magistratura e dei Consigli di disciplina”.