
Lo scooter sul quale viaggiavano Fares Bouzidi e Ramy Elgaml dopo lo schianto contro un palo all'incrocio fra via Ripamonti e via Quaranta
Milano, 20 febbraio 2025 – Niente messa alla prova per Fares Bouzidi, il giovane che guidava lo scooter su cui ha perso la vita - durante un inseguimento dei carabinieri - il 19enne Ramy Elgaml morto lo scorso 24 novembre in zona Corvetto a Milano.
Il gip Lorenza Pasquinelli, nel procedimento in cui è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sei grammi di hashish (fatto commesso nel settembre 2022, ndr), ha respinto la richiesta della difesa di Fares e ha fissato la prima data del processo con il rito abbreviato il 10 aprile.
Lo stesso rito è stato scelto da Fares nel procedimento per resistenza a pubblico ufficiale, uno dei filoni di indagine aperti a Milano sulla morte di Ramy, un'accusa che gli viene contestata per non essersi fermato all'alt dei carabinieri e aver dato il via all'inseguimento. In un'altra tranche dell'inchiesta del pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini, il giovane è accusato di concorso in omicidio stradale con il vicebrigadiere che guidava l'ultima gazzella che ha seguito lo scooter prima dello schianto.
Il 18 dicembre a Bouzidi erano stati revocati gli arresti domiciliari, decisione presa dal gip Marta Pollicino, che aveva motivato la sostituzione con una misura cautelare meno afflittiva sia per motivi terapeutici sia perché ritiene che si siano affievolite le esigenze cautelari.