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Fase 2, il virologo che ama la bici: "Auto a casa, se potete"

Il professor Fabrizio Pregliasco suggerisce la dueruote per la ripresa

La bici diventerà un mezzo privilegiato durante le ripresa

Milano, 26 aprile 2020 - La fase 2 dell’emergenza sanitaria coronavirus si avvicina a grandi passi, e si sta parlando sempre di più della possibilità che i vari comuni d’Italia possano incentivare maggiormente l’utilizzo della bicicletta.

In un’intervista video rilasciata al sito internet di informazione sul ciclismo www.inbici.net, il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ha affermato: "La bicicletta, nella fase 2, è un’ottima alternativa non solo ai mezzi pubblici, ma anche all’automobile, e credo che incentivare l’utilizzo della bicicletta possa portare anche alla realizzazione di un maggior numero di piste ciclabili. L’uso della bici in maniera moderata è ottima per la nostra salute. Magnifica è anche l’idea delle biciclette elettriche, che offrono la possibilità di spostarsi a coloro che non sono molto allenati o che vivono in montagna. Insomma, credo che la bicicletta, nella fase 2 del Coronavirus, avrà il giusto rilancio che merita, soprattutto come mezzo di trasporto". Ma la bici è anche e soprattutto un mezzo utile per rimanere in forma: ""Andare in bici sarà anche un’ottima opportunità per tornare a fare sport - spiega il professor Pregliasco - soprattutto perché durante la quarantena molti italiani si sono un po’ appesantiti rimanendo a casa. Sicuramente, ad oggi, qualora ci fosse la possibilità di scegliere tra uno spostamento in bici o in macchina, suggerisco di utilizzare il mezzo a pedali. La bicicletta permette il distanziamento sociale e non appesantisce il traffico, quindi può essere davvero un modo intelligente per fare degli spostamenti".

Per chi vuole praticare il ciclismo come sport, il professore raccomanda di praticare l’attività esclusivamente da soli: "Si è visto anche per i runner, maggiore è lo sforzo e maggiore è l’emissione delle goccioline che si disperdono nell’aria e che possono arrivare a chi ci sta in scia. Non dico che bisogna praticare ciclismo indossando la mascherina, ma sicuramente è meglio portarla in tasca e indossarla solo qualora ci fosse la necessità di incrociare per pochi minuti un’altra persona. Insomma, l’ideale è allenarsi e tornare subito a casa, senza avere contatti con nessuno".