REDAZIONE MILANO

Fase 2: "Le città non possono reggere. Serve un nuovo modello"

Il segretario Uil Trasporti "Il Tpl si deve evolvere Rivedere spazi e tempi"

"Mentre il trasporto ferroviario di lunga percorrenza è destinato a recuperare parte di quote di mercato, desta molta preoccupazione il Trasporto pubblico locale". A lanciare l’allarme è il segretario generale della Uil Trasporti Lombardia, Antonio Albrizio, che si fa portavoce della preoccupazione dei lavoratori del settore.

Che scenari ci si presenteranno davanti?

"Le norme sul distanziamento sociale modificheranno necessariamente i ragionamenti sulla funzione di trasporto pubblico. Le nostre città non potranno sopportare a lungo l’incremento del traffico e dell’inquinamento dovuto all’utilizzo dei mezzi privati e l’utilizzo dei servizi in sharing non potrà soddisfare la domanda, sarà quindi indispensabile definire un nuovo modello di trasporto pubblico locale, insieme alla riprogrammazione degli spazi e dei tempi delle città".

Ora ci troviamo di fronte a una tappa nella fase 2, anche per i trasporti.

"La gestione della Fase 2 sarà fondamentale per la ripartenza e la rinascita del nostro Paese. Sono necessarie regole e responsabilità chiare. I lavoratori dei trasporti sono stati fondamentali, garantendo la pulizia e sanificazione degli ospedali, l’approvvigionamento e la consegna delle merci, il diritto alla mobilità attraverso il trasporto pubblico nelle diverse modalità, il funzionamento dei collegamenti aerei necessari e degli aeroporti, la pulizia delle nostre città e lo smaltimento dei rifiuti".

Il trasporto aereo potrebbe essere uno degli ultimi settori a ripartire. Che cosa chiedete?

"Da tempo, da molto prima dell’emergenza, chiediamo nuove regole per il mercato, per la

concorrenza e un piano nazionale aeroporti chiaro. Bene quanto contenuto nel decreto rilancio che assume il contratto nazionale come riferimento minimo per tutti gli operatori del settore. Un buon punto di partenza".

A.G.