Milano (ri)punta in alto. Nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus il sindaco Giuseppe Sala torna a parlare dello sviluppo in verticale della città, uno dei cavalli di battaglia del Modello Milano degli ultimi vent’anni. Nel consueto videomessaggio mattutino su Facebook dal suo ufficio di Palazzo Marino, il primo cittadino assicura che nonostante la crisi provocata dal Covid-19 "molti investimenti immobiliari a Milano proseguono" e ne cita tre in particolare.
Vediamo nel dettaglio. Il primo investimento riguarda la Torre Galfa di via Fara, uno degli storici grattacieli milanesi, 31 piani, costruito nel 1959 (sei mesi prima del Pirellone) e in corso di completa ristrutturazione: "Unipol (il proprietario dell’immobile, ndr) annuncia che entro luglio inaugurerà la nuova Torre Galfa", sottolinea Sala, che subito dopo parla del secondo investimento in corso di realizzazione: "La terza torre di CityLife è quasi alla fine. Verrà inaugurata abbastanza presto e sarà immediatamente occupata da una società di consulenza (PwC, ndr)". In questo caso parliamo del grattacielo "Il Curvo" firmato dall’archistar statunitense Daniel Libeskind, 34 livelli, di cui 28 piani abitabili per 175 metri di altezza.
Il terzo progetto citato dal sindaco è la Torre Milano dell’impresa Rusconi in via Belgirate, tra Maggiolina e Isola, con vista sui grattacieli di Porta Nuova, 23 piani per 86 metri. "Tutti progetti che hanno senso in quanto sostenibili anche dal punto di vista ambientale", aggiunge Sala. Un tema sensibile per il numero uno di Palazzo Marino, che punta a ridurre traffico e smog in città: "Sto dando impulso affinché vadano avanti i nuovi progetti di linee metropolitane: l’allungamento della M1 a Baggio e dell’M5 fino a Monza. In quest’ultimo caso se stiamo discutendo con i vari Comuni per trovare il disegno finale. È chiaro a tutti che una parte significativa del traffico in città deriva da coloro che vengono da fuori città". Sala, infine, commenta il progetto annunciato venerdì dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: un hub milanese per l’innovazione e la trasformazione digitale del sistema finanziario: "Vuol dire più funzionari di Banca d’Italia in città. Una buona notizia per Milano, per il Paese e per l’Europa. Nota a margine che mi sta a cuore: il progetto è affidato a una milanese, Alessandra Perrazzelli, che siede nel direttorio di Bankitalia".
Venerdì, nelle sue “Considerazioni finali’’ sulla Relazione annuale 2019, Visco aveva descritto così il progetto dedicato al capoluogo lombardo: "Intendiamo valorizzare la principale piazza finanziaria del Paese, quella di Milano, quale centro di innovazione digitale di respiro europeo".