VIOLETTA FORTUNATI
Cronaca

Le fave di cacao made in Milano. "E pagate il giusto ai coltivatori"

Realizzato il sogno di Keyla, peruviana di nascita e milanese d’adozione: un filo lega Sudamerica e Lombardia

Keyla Cotrina di Nexo Chocolate

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Milano - A Milano è arrivato il cioccolato del Perù a Km zero. Il progetto è di Keyla Cotrina, peruviana di origine e milanese d’adozione, che insieme a suo fratello Dyck, ha deciso di realizzare questo suo sogno. "Dopo tanti anni di lavoro nel settore alimentare in Italia ho sentito il bisogno di unire il mio paese d’origine, il Perù, e la mia nuova casa, l’Italia, in un nuovo progetto, con l’idea di offrire prodotti sani, dal gusto autentico e di altissima qualità. Così, con l’aiuto di Dyck e dei miei due figli, Tomas e Andres, abbiamo dato vita al progetto Nexo Chocolate. Mio fratello ha acquistato un terreno in Perù dove ha iniziato a coltivare alberi di cacao. Questa piantagione di famiglia si chiama Benito in onore di mio nonno: si trova dove lui è nato, ad Agua Blanca, nella regione di San Martin. Io qui in Italia preparo il cioccolato usando fave di cacao della nostra coltivazione".

Così è spiegato in due parole, ma l’idea di Nexo (o ‘nesso’) è molto più ampia. È l’elemento che lega due concetti, due idee, due mondi: il Sudamerica e l’Europa, ovvero cacao più pregiato al mondo con la tradizione della miglior lavorazione del cioccolato di qualità", racconta Keyla, madre del progetto. "Quando mio fratello ha deciso di acquistare il terreno in Perù non è stato facile, poiché in pochi vedevano quello che lui aveva in mente già nel 2010: creare un cambio radicale nel mondo del cioccolato per dare alla gente dei prodotti di qualità e allo stesso tempo riconoscere un salario dignitoso ai coltivatori di cacao. Ma poi diventando lui stesso un ‘cacaotero’ (coltivatore di cacao) è riuscito a dare voce a migliaia di persone e ora, grazie a Nexo Chocolate, abbiamo la possibilità di dimostrare al mondo che un vero cioccolato artigianale “tree to bar” (dall’albero alla barretta) non solo è possibile, ma è il futuro". L’idea è nata dal desiderio di dare l’opportunità alle persone di scoprire come si fa il vero cioccolato artigianale, motivo per cui Keyla ha voluto rendere il suo laboratorio ‘bean to bar’ (dalla fava di cacao alla barretta) visibile a tutti coloro che visitino il negozio dove vende i suoi prodotti. Lo store del primo “cioccolato nativo italiano” che lavora questo cacao peruviano di altissima qualità, si trova nel cuore di Segrate. Qui è possibile degustare una serie di cioccolati, che Keyla prepara con le sue stesse mani, e “viaggiare” con la mente e con i sensi nelle lontane terre dell’America del Sud, accolti da un drink di benvenuto, calda tisana di cacao.

Durante la degustazione Keyla delizia i suoi clienti, tra un pezzetto di cioccolato fondente e un un cucchiaio di crema spalmabile “home-made”, con storie sul cacao, vari aneddoti sulla lavorazione del cioccolato, informazioni e curiosità sulla sua terra d’origine, aiutano i clienti a trovare il prodotto giusto. Ogni visita al laboratorio è unica e speciale perché ogni volta c’è sempre un nuovo prodotto da assaggiare, in esclusiva e in anticipo rispetto ai prodotti offerti sullo shop online di Nexo Chocolate. E nessuna viaggio sensoriale può dirsi concluso senza un’occhiata al vetro che separa il negozio dal laboratorio per osservare l’incanto della lavorazione artigianale del cioccolato. "Siamo sempre all’opera per creare nuovi prodotti o sperimentare combinazioni di gusto gradite ai nostri clienti – svela Keyla –. Anche perché, oltre alla bellezza elevata ad arte della lavorazione artigianale, l’uso di ingredienti d’alta qualità dei prodotti, che non è possibile trovare altrove, rende il nostro cacao qualcosa di unico. Per noi il cioccolato è qualcosa più che un semplice peccato di gola". Poi passione, professionalità e tanto lavoro fanno il resto. "La nostra mission è portare in Italia il concetto di autentico cioccolato artigianale, da vere fave di cacao monorigine, cioè proveninti da una singola piantagione, la nostra in Perù, in una filiera corta ed eticamente sostenibile.