
A Fratelli d’Italia non bastano le dimissioni dell’assessore comunale alla Casa, Guido Bardelli, in seguito alle misure cautelari e alle...
A Fratelli d’Italia non bastano le dimissioni dell’assessore comunale alla Casa, Guido Bardelli, in seguito alle misure cautelari e alle intercettazioni relative all’inchiesta della procura sull’urbanistica e su quello che sarebbe dovuto essere il decreto Salva Milano. A quelle dell’assessore dovrebbero seguire, secondo i meloniani, le dimissioni del sindaco Giuseppe Sala. La Lega chiede invece al primo cittadino un confronto pubblico sulle direttive date in questi anni in materia di urbanistica. Richieste alle quali Forza Italia non sembra associarsi, perlomeno non per ora: nessuna dichiarazioni in ambo le direzioni.
Quanto a FdI, a chiedere le dimissioni del primo cittadino sono l’europarlamentare Carlo Fidanza e il capogruppo in Consiglio comunale, Riccardo Truppo. "La posizione assunta dal sindaco di Milano Giuseppe Sala a seguito dei provvedimenti della magistratura milanese evidenzia ancora una volta, e stavolta davvero in modo irrecuperabile, l’assoluta incapacità di Sala e della sua Giunta di governare Milano, già in caduta libera sul piano della sicurezza e della crescita – dichiara Fidanza –. A prescindere dagli esiti delle indagini il dato politico è netto e inconfutabile: 14 anni di amministrazioni di sinistra, da Pisapia al Sala bis, hanno precipitato Milano nel caos urbanistico e nella totale mancanza di progettualità per la città. A ciò si aggiunge il danno di immagine, la mancanza di certezza per operatori e investitori, il danno diretto arrecato ai cittadini che in buona fede hanno acquistato gli immobili. Di fronte a responsabilità così gravi, l’unico vero Salva Milano consiste nelle dimissioni di Sala e della sua Giunta, unici responsabili di questo disastro". Quindi Truppo, che chiede apertamente le dimissioni: "Da Sala ci si aspetterebbe senso di responsabilità e sana autocritica. Le colpe politiche sono chiare, evidenti e gravi. Un immobilismo costante e un continuo cercare pretesti e capri espiatori. Chiari segni di una sinistra senza orizzonti e senza ideali. Le dimissioni di Sala e della sua Giunta sono l’unica vera grande soluzione ad ogni problematica".
Infine il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Alessandro Verri: "Il sindaco è appeso alle dichiarazioni di un indagato. Milano non può aspettare le rivelazioni giudiziarie per conoscere la verità sulla gestione urbanistica della città. È impensabile che Sala continui a sostenere di essere all’oscuro dei piani urbanistici. Ora deve spiegare quali sono state le sue direttive in questi anni e perchè le scelte sulla pianificazione urbana non siano mai state discusse in Giunta né in Consiglio comunale. La Lega chiede un confronto pubblico sulle scelte urbanistiche".