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Fedez e i rapporti con Luca Lucci della curva Sud: "Fai entrare a San Siro la bevanda che sponsorizzo e ti prendi una percentuale...”

Il rapper (non indagato) e la telefonata col capo degli ultrà milanisti intercettata il 23 ottobre 2023. Lucci: “Non ci sono problemi, te la porto dentro lo stadio anche quando gioca l’Inter”. I due hanno trattato anche l’acquisizione della storica discoteca milanese Old Fashion

Luca Lucci e Fedez

Luca Lucci e Fedez

Milano, 30 settembre 2024 – Dall'inchiesta che ha azzerato le curve ultrà milanesi emerge “il rapporto tra Lucia Federico Leonardo, ovvero Fedez (che non è indagato)”, che non risulta indagato, “e Luca Lucci”, capo ultrà milanista e destinatario di ordinanza in carcere, e “con il gruppo di tifosi a questo facenti capo”. Dall'ordinanza del gip Domenico Santoro vengono a galla intercettazioni su una richiesta di Fedez a Lucci su un “suo intervento per avere la possibilità di somministrare” una bevanda sponsorizzata dal cantante “all'interno dello stadio Meazza”. "Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di (nome della bevanda, ndr)? All'interno dello stadio…e vi prendete una percentuale…eh capito?”, diceva intercettato Fedez, il 26 ottobre 2023, parlando con Lucci. E il capo della curva sud: “Se vuoi mi muovo anche con l'Inter, perché lui fa anche quelli dell'Inter…quindi…io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite …va bene…per dentro lo stadio...per dentro lo stadio, non c'è problema!!». Nel dicembre scorso, poi, Fedez parlava sempre con Lucci anche “di una persona fidata” che “potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia”. Si parla anche di incontri tra i due per “tessere preliminari accordi in ordine all'acquisizione, in società tra di loro, dello storica discoteca “Old Fashion””. In questo contesto, scrive il gip Santoro, “si inserisce una vicenda di indubbio interesse per le indagini, non certo per la presenza di Fedez quanto piuttosto perché l'episodio comprova come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta”. Ed è il pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino. L'aggressione a Iovino è uno degli episodi contestati nell'accusa di associazione per delinquere a otto ultras milanisti, tra cui il capo Luca Lucci, ma anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez.

Da sinistra Alex Cologno, Cristian Rosiello, le due guardie del corpo di Fedez, assieme al rapper a Parigi
Da sinistra Alex Cologno, Cristian Rosiello, le due guardie del corpo di Fedez, assieme al rapper a Parigi

Il pestaggio del personal trainer in via Traiano

Tra gli episodi contestati ad ultrà milanisti la nota “aggressione ai danni di Cristiano Iovino” dell'aprile scorso. Dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia sulle curve di Inter e Milan sarebbero emerse anche le "ambizioni imprenditoriali" del leader della Sud di Luca Lucci nel settore musicale per i suoi rapporti personali con i cantanti rap come Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Gue Pequeno). Relazioni che "gli ha consentito di aumentare, in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale (ed in particolare in Calabria), sia internazionale, facendo leva sull'intraprendenza del suo fedelissimo Hagag Islam", molto vicino a Federico Lucia e arrestato con Lucci, "gia' in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese". Lo scorso agosto è proprio Hagag a organizzare una serie di concerti di Fedez ad agosto, tra Roccella Jonica e Gioia Tauro.