NICOLA PALMA
Cronaca

Fentanyl, la droga degli zombie che allarma l’Italia. Ecco la strategia della polizia per evitarne la diffusione

L’antidolorifico sintetico è 100 volte più potente della morfina. A un congresso della Società chimica italiana Antonietta Lombardozzi, primo dirigente tecnico in servizio alla Scientifica, ha spiegato i termini di un patto con i colleghi statunitensi

Gianluca Farinola, presidente della Società chimica italiana; a destra, una bustina contenente Fentanyl

Gianluca Farinola, presidente della Società chimica italiana; a destra, una bustina contenente Fentanyl

Milano, 28 agosto 2024 – Finora non se n’è trovata traccia nelle piazze di spaccio italiane. Un falso positivo a Perugia ha fatto scattare l’allarme a maggio, subito rientrato dopo le analisi più approfondite. Eppure resta altissima l’allerta Fentanyl. Altissima quanto la pericolosità dell’oppioide sintetico 100 volte più potente della morfina: basti dire che sono sufficienti due-tre milligrammi per provocare la morte per soffocamento.

E per questo le forze dell’ordine hanno deciso di adottare una strategia operativa che punta a intercettare il prima possibile l’antidolorifico usato in medicina per alleviare le sofferenze di malati cronici e terminali.

Presenza (eventuale) da stroncare

L’obiettivo dichiarato, inserito anche nel piano nazionale di prevenzione varato dalla Presidenza del Consiglio, è quello di eliminare immediatamente dal mercato eventuali dosi di eroina tagliate con l’analgesico killer. Come? Analizzando immediatamente la droga in polvere intercettata durante gli interventi in strada:

"Le pattuglie hanno a disposizione i test speditivi, che danno un’indicazione sull’eventuale presenza di Fentanyl o dei suoi derivati", spiega Antonietta Lombardozzi, primo dirigente tecnico della polizia in servizio alla Scientifica di Roma, ospite ieri del congresso della Società Chimica Italiana presieduta da Gianluca Farinola ("Ci siamo aperti a tutti i settori della società", spiega).

In caso di positività, "il campione viene esaminato dai nostri laboratori clinico-forensi: per adesso, le verifiche successive hanno sempre smentito i primi risultati". Tradotto: al momento, l’oppioide non circola tra i tossicodipendenti che si riforniscono dai pusher al dettaglio.

L’ecatombe a stelle e strisce

Tuttavia, i numeri choc che arrivano dagli Stati Uniti (73mila vittime nel 2022) consigliano di non sottovalutare il pericolo: due specialisti di casa nostra si sono recati negli States e in Inghilterra per affinare conoscenze e modus operandi; e al prossimo G7 di ottobre a Roma si condivideranno metodologie e modalità di azione anche con la Dea americana.

Del resto, lo spettro Fentanyl compare a intervalli regolari a spaventare chi opera quotidianamente nel contrasto agli stupefacenti. Negli anni scorsi, è capitato per due volte in Lombardia. In maniera letale. La prima nel settembre 2018, quando, a distanza di 17 mesi, si è appreso che un trentanovenne trovato morto nella sua abitazione di Milano era stato ucciso da un’overdose di Ocfentanil: accanto al cadavere c’era una busta di plastica con alcune centinaia di milligrammi di sostanza giallo-marrone. Qualche giorno dopo, un 55enne era deceduto a Travedona Monate, in provincia di Varese. Il responso del Lass dei carabinieri sulla polvere sequestrata non aveva lasciato dubbi: Furanilfentanil.