Susanna
Messaggio
Oggi ricorre la festa del papà, una celebrazione presente in buona parte del mondo. Si ricorda la figura paterna e la sua importanza nel nucleo familiare; se torniamo con la mente al Medioevo, uno dei ruoli che aveva il padre di famiglia era quello di occuparsi del sostentamento di moglie e figli. A quell’epoca era diffuso il fatto che gli uomini avessero degli appezzamenti di terra dove poter coltivare per poi rivendere i prodotti. Con la globalizzazione e il progresso sociale la situazione ora è evoluta, ma una cosa fondamentale è andata perduta: la freschezza e la naturalezza dei prodotti. Quante volte è capitato di non sentirsi sicuri della provenienza di frutta e verdura e avere paura di affidarsi a quella dei supermercati. Per andare sul sicuro, nella provincia di Lecco è nato, grazie a tre soci con la passione per l’agricoltura, Tip’orto. Un progetto che ha alla base un’idea semplice, ma ambiziosa: portare la qualità in tavola, ma anche comunicare l’importanza di una filiera produttiva corta e l’impatto che il cibo ha sulla salute di tutti. Il principio è quello di coltivare i prodotti stagionali senza l’uso di sostanze chimiche, come coloranti, conservanti o additivi, poiché l’importante non è la quantità, ma la qualità. Il rispetto della natura e la protezione “paterna” delle persone. Vogliono ricreare l’idea originaria di agricoltura: quella “casereccia” , sana e non industriale, quella della freschezza del km zero quindi dal proprio orto di casa fino alla tavola della cucina. Come suggerisce il nome, una caratteristica fondamentale della start-up è quella di portare direttamente al consumatore i prodotti biologici. È infatti possibile acquistare dal proprio divano la verdura di stagione esposta nella vetrina del sito e riceverla poi comodamente a casa propria. Il benessere passa da quel che mangiamo e da quel che ci offre la natura se curata con dedizione.