Festa dell’Unità a Milano, la sinistra larga: sul palco ci saranno Schlein, Calenda e Bonaccini

Per la prima volta da anni durerà dieci giorni, dal 6 al 15 settembre: assemblee, spettacoli, mostre e dj set. Ecco la lista degli ospiti. Il pd: “Al centro il tema della cittadinanza”

Elly Schlein e Giuseppe Sala durante un comizio a Milano (Ansa/Davide Canella)

Elly Schlein e Giuseppe Sala durante un comizio a Milano (Ansa/Davide Canella)

Si preannuncia essere un raduno a campo largo quello previsto a Milano per la Festa dell’Unità, che durerà dieci giorni: dal 6 al 15 settembre all’Arci Corvetto è previsto un ricco calendario con oltre cento eventi tra  tra dibattiti, assemblee, spettacoli teatrali, mostre, presentazioni di libri e dj set. Al centro il tema della cittadinanza. Tra gli ospiti presenti ci saranno la segretaria del Partito democratico Elly Schelin, il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente dem Stefano Bonaccini, ma anche il leader di Azione Carlo Calenda, l’esponente di primo piano di Italia viva Maria Elena Boschi Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna e personaggio di primissimo piano del Movimento 5 stelle.

Schlein salirà sul palto il 7 settembre, Sala il 12 e Bonaccini chiuderà la festa con un appuntamento dedicato alle sfide del partito. Calenda dialogherà con Lorenzo Guerini il 9 settembre. Il 12 settembre Boschi sarà sul palco con Alessandro Alfieri per parlare di Democrazia delle destre.

“Dopo diversi anni abbiamo deciso di tornare a fare una Festa dell'Unità di dieci giorni, un segnale di impegno per costruire un dibattito pubblico che parta dal Partito democratico” ha spiegato il segretario del Pd Milano metropolitana Alessandro Capelli. “Abbiamo deciso di investire tanto su una festa che sia sostenibile, anche dal punto di vista economico e finanziario. E che quindi, in un momento di scarsità di risorse per i partiti politici, sostenga realtà come i circoli di periferia”.

Capelli ha poi sottolineato che, quest'anno, il partito ha scelto di dedicare la Festa “a chi è nato o cresciuto in Italia. Da anni ci battiamo per un principio semplice ma fondamentale: le bambine e i bambini nati o cresciuti in Italia sono italiani. Questo tema, oggi più che mai, necessita di essere al centro del dibattito. La destra continua a voler mettere tutti contro tutti, promuovendo una guerra tra penultimi e ultimi che rischia di sfasciare il Paese. Con questa festa vogliamo fare l'esatto opposto: rimettere al centro l'idea dello stare insieme per cambiare le cose”.