RUBEN
Cronaca

Feste di Natale. Privacy a rischio

Razzante* Il web e i social rappresentano una formidabile vetrina per immortalare luoghi e momenti delle vacanze natalizie, ma occorre...

Razzante* Il web e i social rappresentano una formidabile vetrina per immortalare luoghi e momenti delle vacanze natalizie, ma occorre...

Razzante* Il web e i social rappresentano una formidabile vetrina per immortalare luoghi e momenti delle vacanze natalizie, ma occorre...

Razzante*Il web e i social rappresentano una formidabile vetrina per immortalare luoghi e momenti delle vacanze natalizie, ma occorre ricordare che ciò che si pubblica nella piazza virtuale può violare la privacy dei soggetti coinvolti. A sensibilizzare sul tema è l’Autorità garante per la protezione dei dati personali in un vademecum contenente consigli pratici su come tutelare la riservatezza propria e delle altre persone quando si rendono pubbliche alcune informazioni. Non tutti hanno piacere di apparire in foto e video di pranzi, cene e festeggiamenti postati sui social, di essere riconosciuti in momenti privati o di far sapere dove e con chi trascorrono le festività natalizie.

Pertanto è necessario, prima di pubblicare online foto o video in cui compaiono altre persone, chiedere il loro consenso. Se poi nelle foto e nei video compaiono anche bambini o ragazzi, la prudenza dev’essere maggiore poiché quelle immagini potrebbero finire nelle mani di malintenzionati, ad esempio gestori di siti di pedopornografia online. Meglio quindi rendere irriconoscibili i volti dei minori e limitare la visibilità di quei post alla cerchia ristretta dei propri contatti fidati. Le cautele devono riguardare anche le foto e le riprese video effettuate dai genitori durante le recite e i saggi scolastici. Se se ne fa un uso personale o famigliare, nessun problema, ma in caso di pubblicazione sui social è indispensabile il consenso dei genitori dei minori ripresi. Se si parte per le vacanze, è consigliabile non pubblicare sui social media informazioni sul periodo di assenza da casa, per non invogliare ladri di appartamenti a compiere furti. In generale, sempre meglio non diffondere online informazioni come l’indirizzo o le foto del proprio appartamento, che offrono indizi preziosi ai malintenzionati. Tutto ciò conferma che i primi difensori della nostra privacy siamo noi stessi.

*Docente di Dirittodell’informazioneall’Università Cattolica