SIMONA BALLATORE
Cronaca

Milano, stop ai fumogeni alle feste di laurea: arrivano i bodyguard

Il rettore della Statale: "Si è superato il limite, ora i provvedimenti"

alcuni fumogeni accesi per festeggiare i laureati

Milano, 23 dicembre 2018 - «Sembra che sia passato un esercito di Unni». E non è colpa di Attila, in questi giorni di scena alla Scala. Il rettore della Statale, Elio Franzini, scuote la testa davanti a un tappeto di coriandoli per terra, nel cuore della Ca’ Granda, bicchieri e bottiglie ovunque, petardi, volantini goliardici appesi in cortile ma anche nei corridoi delle università. «Si è oltrepassato il limite»: la sentenza, all’indomani dall’ultima sessione di lauree che si sono celebrate in via Festa del Perdono. E che hanno mandato il tilt anche gli ascensori dell’università: fra cori e bottiglie stappate - oltre ai riti intoccabili e attesi, come il tradizionale salto della siepe che ha segnato le lauree di intere generazioni di studenti - se ne è aggiunto un altro, meno gradito ai più: si accendono i fumogeni attorno ai neo dottori. E qualcuno in questi giorni è arrivato a farlo anche all’interno, in ascensore. «Ero in riunione con il Cda quando abbiamo sentito un forte odore di fumo – conferma il rettore –, all’inizio ci siamo spaventati, poi abbiamo capito: riecco i fumogeni. Al di là di quello che viene lasciato a terra a chi poi si deve occupare della pulizia, affidata a ditte esterne, e dei costi, la situazione è indecente e anche pericolosa».

C’era già la “carta dello studente”, approvata tre anni or sono, per richiamare all’ordine e in cui si chiedeva «di astenersi da scoppio di petardi, mortaretti o simili, schiamazzi e intonazione di cori sguaiati e volgari, affissione abusiva di materiali sulle pareti dell’ateneo, consumo di cibi e bevande alcoliche con relativo abbandono di bottiglie, bicchieri e altri materiali negli spazi dell’università». Ma è rimasta lettera morta. Scattano i provvedimenti: a mali estremi estremi rimedi. «Dal prossimo anno nei giorni clou, quando si mettono insieme lauree di facoltà diverse, arriveranno le guardie giurate a tenere l’ordine pubblico», annuncia il rettore della Statale. Il giro di vite sui festini di laurea è già stato approvato dal senato accademico dopo l’escalation di eventi e diventerà operativo da gennaio. «Questa situazione è diventata rischiosa per il luogo in cui ci troviamo, bello e storico, e anche per chi si comporta bene - sottolinea Elio Franzini - non è più accettabile e, nonostante ovviamente le guardie siano un costo in più per l’università, è tempo di intervenire: bene la giusta gioia dopo la proclamazione ma senza esagerare».

Ben venga il salto della siepe: i laureati sono gli unici che possono oltrepassare il confine, vuole la tradizione, nonostante il divieto di calpestare l’erba. C’è anche chi in passato aveva introdotto il rito del piede intinto nello stagno del piccolo cortile interno accanto alla mensa, ma petardi e fumogeni saranno messi al bando per davvero. «C’è stata un’escalation, non si capisce da cosa derivi - commenta ancora Franzini - il clima natalizio ha dato un po’ alla testa? Servono regole minime di buon senso». La Carta dello studente è superata dalle nuove disposizioni: «I risarcimenti? Impossibile ottenerli. Così cerchiamo di prevenire». Con le guardie giurate post laurea.