MILANO - Emanuele Fiano, candidato del Pd alle Europee nel collegio Nord-Ovest, su quali temi sta concentrando la sua campagna elettorale?
"Finora, nelle 170 iniziative elettorali, mi sono concentrato su tre temi. Il primo riguarda la particolarità di queste Europee: per la la prima volta l’Italia è guidata da una personalità politica, Giorgia Meloni, che è erede della tradizione della destra post-fascista. E, al di là delle radici, sta proponendo un’uscita radicale dai canoni della democrazia parlamentare liberale. A tutto ciò si aggiunga che le destre in Europa alleate di Meloni e, in particolare, di Matteo Salvini, non sono mai state così forti”.
Il secondo tema?
“Dobbiamo lavorare sul funzionamento della democrazia europea: il fatto che le decisioni che devono passare dal Consiglio debbano essere all’unanimità non è un meccanismo pienamente democratico, perché quelle decisioni possono essere sottoposte al veto da parte anche di un solo Paese. Ad esempio, l’Ungheria, che rappresenta una piccola minoranza del popolo europeo”.
Un esempio?
“L’ultimo riguarda un provvedimento che ha visto uscirne sconfitta anche Giorgia Meloni. Il Piano per l’immigrazione che aveva al suo interno parti vantaggiose per il nostro Paese, cioè una ridistribuzione dei migranti in arrivo sulle nostre coste, ha subito il veto dell’Ungheria. Quel Piano non c’è più com’è stato pensato all’inizio e il danno per l’Italia è evidente. Oltre al danno, la beffa, considerando che Meloni e il premier Orban sono politicamente vicini e amici”.
Il terzo tema?
“L’Europa sociale: le battaglie per la garanzia di un salario minimo e il rifinanziamento della sanità pubblica”.
Il fattore antisemitismo, visto quanto accade in Medio Oriente e nelle piazze italiane, può avere rilevanza sul voto?
“Penso che qualche riflesso ci possa essere. Le comunità ebraiche presenti in Europa hanno subito un contraccolpo per quanto accaduto il 7 ottobre e nelle piazze. In alcuni casi l’atteggiamento nei confronti di Israele è pregiudizialmente negativo. Io, da esponente della comunità ebraica, lavoro per far sì che questi pregiudizi siano superati”.
Il Pd riuscirà a superare il 20%?
"Non do numeri, perché le Europee potrebbero essere condizionate dalla bassa affluenza alle urne. In ogni caso, mi aspetto un Pd in crescita”.