di Massimiliano Saggese
Arrestati dalla polizia coniugi di nazionalità cinese accusati di maltrattamenti nei confronti dei due figli minori. Una brutta storia di violenza domestica, partita nel 2018 grazie alla segnalazione di un’insegnante della scuola frequentata dai due ragazzi che poco dopo l’inizio delle indagini erano da subito stati allontanati dai genitori e affidati a una comunità. Le manette ai polsi dei genitori violenti sono scattate il 1 giugno quando gli uomini della Squadra Mobile di Pavia hanno arrestato D. X. 39anni e H.L. 36 anni, titolari di un ristorante del posto, su ordine della Procura di Pavia territorialmente competente su Lacchiarella.
I due coniugi, accusati di lesioni aggravate e condannati, devono scontare due anni e due mesi di reclusione a seguito di una sentenza di condanna emessa a dicembre e divenuta definitiva ad aprile, per fatti che risalgono al maggio del 2018, ed alla conseguente indagine scaturita dalla segnalazione di una maestra della scuola di Lacchiarella frequentata dai due figli della coppia, rispettivamente di 10 e 15 anni. L’insegnante aveva notato in diverse occasioni degli strani comportamenti da parte dei ragazzi. Inoltre li aveva visti arrivare a scuola in diverse occasioni con ematomi e graffi sul corpo. Da qui la decisione di segnalare i fatti alla dirigenza scolastica che a sua volta ha segnalato quanto accadeva ai servizi sociali del comune. Dopo i primi accertamenti i responsabili dei servizi sociali, ritenuta grave la situazione, avevano allertato i carabinieri della stazione di Lacchiarella.
Dalle indagini era emerso che i due ragazzi erano vittima di continui maltrattamenti dai due genitori. Madre e padre praticamente ogni giorno picchiavano i due ragazzi vittima di violenze fisiche e psicologiche tali da ridurli quasi a una situazione di schiavitù tanto che erano costretti a lavorare e pulire sia nel ristorante che nell’abitazione. Per questo le due giovani vittime erano state collocate immediatamente inuna comunità di accoglienza.
Dalle segnalazioni della scuola e poi confermato dalle indagini, i due ragazzi erano costretti, anche con punizioni corporali, a trascurare la loro igiene personale e le normali attività che dovrebbero svolgere i giovani. I due sono stati rintracciati dagli agenti della Mobile nelle vicinanze del ristorante che gestivano e li hanno condotti in carcere. Una brutta storia venuta alla luce grazie all’attenzione di una insegnante e al rapido funzionamento della catena istituzionale che in questi casi deve intervenire.