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Filippo Facci ‘ammonito’ per stalking all’ex compagna. Il giornalista: “Scambio di mail che non le sono piaciute”

Il presentatore tv raggiunto dal provvedimento che tutela le presunte vittime di atti persecutori. E il caso La Russa mette a rischio il programma in Rai

Filippo Facci

Filippo Facci

Milano, 10 luglio 2023 – Filippo Facci, giornalista e presentatore televisivo, di nuovo nella bufera, dopo essere finito nel mirino per le sue dichiarazioni in merito al caso che ha coinvolto il figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Lo stesso giornalista ora dice che non riscriverebbe la frase "una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa", ma nel frattempo, oltre alla richiesta dei parlamentari del Pd affinché non gli venga affidato un programma sulla Rai, esplode il caso legato a una sua vicenda personale.

Ammonimento per stalking

Da fonti di agenzia, si apprende oggi che Facci ha ricevuto un ammonimento per stalking dal questore di Milano, su richiesta della divisione anticrimine. Secondo quanto risulta, il caso sarebbe legato a dichiarazioni rilasciate dall'ex compagna.

L'ammonimento è un provvedimento amministrativo previsto dalla legge a tutela di una presunta vittima di stalking con natura preventiva e dissuasiva per evitare danni più gravi alla persona che riferisce di aver subito atti persecutori.

Il giornalista: “Un atto dovuto”

Contattato dall'Agi, Facci ha spiegato: “È un atto dovuto legato molto banalmente a delle mail che io e la mia ex, madre dei miei figli, ci siamo scambiati e che non le sono piaciute. È un atto amministrativo e impugnabile davanti al Tar il cui peso è talmente poco considerevole che non so nemmeno se lo impugneremo”. “Ho lasciato questa donna per la mia attuale convivente nel 2019, anno in cui i giudici civili del tribunale di Milano hanno regolamentato l'affido dei nostri figli”, ha aggiunto.

Intervistato nel 2022 dal magazine lifestyle MOW, Filippo Facci raccontava la propria condizione di papà single: “Sono un padre separato. Adesso non è una buona fase. Ma penso di essere un ottimo padre nella misura in cui mi sia concesso. Indovina chi non direbbe altrettanto”.

La presidente Vigilanza Rai

In tutto questo, resta l’opportunità o meno di affidare al giornalista un programma sulla tv pubblica. “Ci apprestiamo a lavorare sul nuovo contratto di servizio: sarebbe inutile, contraddittorio e soprattutto svilente parlare di inclusione, pari opportunità, lotta alla violenza di genere e al sessismo, se poi tutto questo possa anche solo correre il rischio di essere smentito nei fatti – ha scritto su Facebook la presidente della Vigilanza, Barbara Floridia –. Il rispetto di determinati principi e valori è alla base della convivenza civile e del concetto stesso di servizio pubblico. Al netto dell'attenzione che la Vigilanza dedicherà al caso, mi aspetto una presa di posizione seria e rigorosa dall'azienda”.

Il consigliere Rai

Mentre il consigliere Rai Riccardo Laganà ha inviato all’azienda una lettera formale chiedendo se, “alla luce dei fatti recenti e pregressi, il collaboratore scelto è in linea con i valori etici e la mission del servizio pubblico”. Aggiungendo: “All’indignazione e alle proteste devono seguire atti concreti”.

La richiesta dei parlamentari del Pd

“Chiediamo alla Dirigenza Rai, alla luce delle dichiarazioni sessiste e discriminatorie a mezzo stampa del giornalista Filippo Facci, se ritenga ancora opportuno affidare una trasmissione televisiva al giornalista in questione, il cui comportamento è in aperta violazione e negazione delle responsabilità e dei compiti propri del servizio pubblico radiotelevisivo. Chiediamo inoltre se non sia opportuno interrompere ogni forma contrattuale e di collaborazione con Facci", hanno chiesto invece i parlamentari Pd Stefano Graziano, Ouidad Bakkali, Anna Maria Furlan, Antonio Nicita, Vinicio Peluffo, Nico Stumpo, Francesco Verducci della commissione di Vigilanza sulla Rai in una interrogazione all'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. E hanno sottolineato: “Il profilo del giornalista non è nuovo ad azioni e considerazioni che vanno ben oltre la provocazione intellettuale e che lo rendono non compatibile con il servizio pubblico, per questo chiediamo un intervento urgente della dirigenza Rai”.