Oltre mezzo milione di euro in meno. Paderno fa i conti sulla bozza predisposta dal ministero con i parametri di distribuzione dei tagli per gli enti locali. Sulla base di questa proiezione, nei giorni scorsi il consiglio comunale a maggioranza ha approvato una mozione che chiede al Governo di ripristinare le risorse e che impegna la sindaca Anna Varisco ad attivarsi per "difendere" quanto occorre per portare avanti le opere del Pnrr. "Oggi i lavori proseguono a grande ritmo, rispettando a pieno la milestone intermedia del 30 settembre, che prevedeva il raggiungimento del 30% dei lavori necessari per la conclusione dell’opera: su alcuni progetti a Paderno si supera il 50%", fa sapere l’Amministrazione, che è intervenuta su tre aree fondamentali: giovani, parità di genere e inclusione sociale. Tanti i progetti di rigenerazione urbana, connessione tra luoghi e di riqualificazione ambientale con risorse Pnrr e del Comune: oltre 5,5 milioni di euro per parchi e piazze, per la rete di mobilità sostenibile lungo l’asse est-ovest della città, per il nuovo nido di Palazzolo e la riqualificazione dell’elementare don Milani, dell’ex ludoteca Carcatrà, dell’anfiteatro del Paco Lago Nord.
"Gli enti con più progetti finanziati dal piano sono quelli che subiranno tagli maggiori. Per Paderno si tratta di un taglio di 578.573,86 euro - spiega Michela Scorta, consigliera Pd -. Questo contraddice lo spirito del Pnrr, mettendo a rischio la gestione dei servizi derivati o istituiti grazie alla creazione di opere pubbliche. La riduzione di parte corrente del bilancio costituisce un paradosso irragionevole: dopo aver realizzato opere pubbliche, i Comuni si troverebbero costretti nell’impossibilità di mantenere i servizi connessi. Oltretutto, per portare a termine i progetti, i Comuni stanno investendo risorse proprie aggiuntive: è priva di senso una norma che taglia i fondi a chi sta facendo sforzi ulteriori per le missioni assegnate". Il lavoro degli enti locali va riconosciuto dal Governo, sottolinea Scorta. "Abbiamo dimostrato di essere all’altezza nell’uso di risorse assegnate più di altri comparti e abbiamo dimostrato in questi anni di essere un motore di rilancio e di ripresa economica. I Comuni, però, per operare hanno bisogno di fondi".