Milano, 12 agosto 2024 – C’è un lavoro di indagine silenzioso e incessante dietro i numeri ufficiali, forniti dalla Procura, che disegnano il quadro delle violenze sui soggetti deboli: donne e minori. Il bilancio complessivo ha indicatori da brivido che raccontano di un aumento delle denunce di tutti i reati più gravi. La procuratrice aggiunta del Quinto dipartimento della procura di Milano che si occupa di tutela della famiglia, dei minori e dei soggetti deboli, Maria Letizia Mannella, coordina un pool di pm, quasi tutte donne, che ogni giorno affrontano le situazioni più delicate, i reati più terribili sui bambini, i maltrattamenti gravi in famiglia e le violenze sessuali.
Qual è lo “stato di fatto“ dei reati del dipartimento?
"I reati vengono definiti al 90% nell’anno in corso. Ci sono i femminicidi, quando la violenza di genere arriva a togliere la vita. Ma poi, come raccontano i dati, ci sono violenze quotidiane meno clamorose, ma assai più diffuse e in costante aumento".
Qual è il dato, in questo quadro generale che emerge con maggiore gravità?
"I maltrattamenti commessi nei confronti dei genitori. E quelli nei confronti delle donne, come tutte le estati, caldo, alcol, solitudine, diventano un mix che innesca i reati".
Che cosa sta facendo il dipartimento in tal senso?
"Stiamo avviando un progetto con la Statale per formare criminologi e inserirli negli uffici giudiziari perché imparino a riconoscere i segni di violenza, già dal linguaggio usato dai maltrattanti e aiutino gli uffici".
Come aiutate una donna maltrattata?
"Intanto deve trovare il coraggio di denunciare e sempre più giovanissime lo stanno facendo. Un lavoro importantissimo perché è solo con l’aiuto delle vittime che gli autori non resteranno impuniti".
Il suo dipartimento sta facendo molto per aiutare...
"Sì, noi insistiamo molto sulla denuncia, le vittime devono sapere che vengono protette, tutte vengono ascoltate e credute. Devono denunciare anche i sospetti, anche i piccoli campanelli d’allarme, le donne non abbiano paura, sappiamo bene quanto possono essere subdole certe violenze. Conosciamo molto bene le tecniche di chi agisce, sappiamo come indagare e come proteggere le vittime".
Le indagini oggi consentono di identificare i colpevoli di violenze in molti più casi, forse anche questo deve aiutare le donne a trovare la forza di denunciare?
"Le indagini, anche grazie all’aiuto di strumenti tecnici sofisticatissimi e a un più alto livello di specializzazione raggiungono oggi livelli di precisione ed efficacia molto alta. Tutti lasciano una traccia".