Più soldi per la pronta disponibilità notturna e i servizi di pronto soccorso, incrementi nella parte variabile dello stipendio: trattativa sindacale chiusa e semaforo verde, approvato il nuovo contratto integrativo aziendale per i dirigenti medici e sanitari dell’Asst Melegnano Martesana, attualmente, in azienda, circa 400. "Soddisfatti del lavoro svolto – scrivono in una nota la direttrice generale Roberta Labanca e il coordinatore della Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria aziendale Giampiero Benetti –. Molto di più avremmo voluto fare: ma abbiamo operato nel perimetro delle norme e delle disponibilità economiche". Il dettaglio tecnico del nuovo integrativo è tutto in una relazione dei curatori, il documento è già pienamente operativo, "primo - la sottolineatura - fra le Asst della Regione Lombardia". Ancora: "Contiene elementi di novità di particolare rilievo, sia di tipo normativo che economico, atti a consentire il riconoscimento e lo sviluppo delle competenze professionali". L’obiettivo è consolidare, in tempi grami sul fronte del personale, la fidelizzazione dei medici già al lavoro in azienda, e facilitarne l’acquisizione di nuovi.
Qualche dato. Per tutti i dirigenti medici e sanitari titolari di incarichi dirigenziali è previsto un consistente incremento della parte variabile della retribuzione di posizione. Tema chiave, il servizio di pronta disponibilità: "L’articolo 30 del contratto nazionale di lavoro indica la possibilità, in sede aziendale, di individuare unità operative per le quali sia opportuno prevedere il servizio di pronta disponibilità, che dà diritto a un’indennità oraria". Il nuovo contratto inserisce fasce di pronta disponibilità differenziate sulla base di parametri e indennità relative, "comunque mediamente superiori al 65% rispetto a quanto previsto nel contratto nazionale". Infine, e non ultima, l’indennità di pronto soccorso, che sarà corrisposta con un valore pari a a 50 euro per ogni turno di 12 ore ai medici stabilmente assegnati ai servizi di pronto soccorso aziendali ma anche a medici e chirurghi che svolgono turni in pronto soccorso.