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Folla commossa per Benny: "I suoi sogni diventino i nostri"

In via Del Turchino i funerali di Bennardo Pagano. Don Martello: "Passare da viale Forlanini trapana il cuore"

Folla commossa per Benny: "I suoi sogni diventino i nostri"

di Marianna Vazzana

MILANO

"Il cielo azzurro oggi non c’è". Ma l’azzurro è sui fiori che coprono la bara, sulla maglia del Napoli che Benny amava, nella nebbia colorata dei fumogeni che accompagnano l’ingresso del feretro in chiesa mentre gli amici intonano il coro “Siamo figli del Vesuvio“. Una folla ieri ha riempito la parrocchia di Sant’Eugenio di via del Turchino 9, a pochi passi da viale Molise, per dare l’ultimo saluto a Benny, Bennardo Pagano, il ventiquattrenne rimasto ucciso insieme all’amico Luigi, Gigi, Giallonardi, di 26 anni, nello schianto di mercoledì 1° novembre in viale Forlanini dopo i festeggiamenti per Halloween al “The Beach“. Un dolore senza fine per papà Antonio, per mamma Anna, per il fratello e la sorella, per tutti coloro che gli hanno voluto bene. La cerimonia è stata scandita da lacrime e applausi per Benny, di origini casertane, consulente assicurativo alle Generali di Famagosta. I funerali di Gigi, di Giulianova, che lavorava come pizzaiolo, saranno invece sabato in Abruzzo. Ma entrambi ieri erano insieme, sorridenti e felici, sulle magliette che gli amici hanno realizzato. Sotto la foto, la scritta: "Sappiamo che siete lassù, seduti su una stella, che ci sorridete. Vi porteremo ovunque".

A ricordare Benny durante l’omelia ci ha pensato don Fabrizio Martello, cappellano dell’aeroporto di Linate e dal 2009 a Sant’Eugenio, che conosceva Benny fin da quando era piccolo. "Bennardo per me non è un nome, è un volto sul quale non ho mai visto la rabbia. Mai visto in lui un cenno di maleducazione. Ora, passare su quel viale e vedere il ponte con il lenzuolo che qualcuno di voi ha disegnato e appeso (in memoria dei due giovani, ndr), vedere i fiori su quel palo della luce con le due foto di Gigi e di Benny, trapana il cuore. Guardate la meraviglia delle rose che avete in mano, il cielo azzurro – oggi purtroppo non c’è – un tramonto, ma senza mai scordare che c’è sempre qualcuno che ha bisogno di voi. Ora, che i sogni di Benny possano diventare i nostri sogni. Che ciascuno senta il compito di portare avanti ciò che Bennardo desiderava". Alla fine della cerimonia, il momento degli abbracci accanto al feretro, salutato sulle note di “Un senso“ di Vasco.