FRANCESCO FELICE
Cronaca

Fondazione Feltrinelli Utopie possibili

Francesco Felice

Buonfantino*

Tra gli edifici riqualificati di Milano, incuriosisce la Fondazione Feltrinelli, centro di studio e ricerca, preziosissimo archivio storico e showroom. La struttura richiama le antiche cascine lombarde, ma all’idea di un’architettura rurale, si oppone la scelta del materiale utilizzato: esclusivamente vetro. Non c’è confine tra

tetto e facciata, un unico blocco trasparente dona contemporaneità e ampiezza all’edificio. Il richiamo alla

forma archetipa dialoga pacatamente con il contesto. Feltrinelli opta per una struttura semplice,

accogliente e durevole nel tempo che risponde perfettamente alla filosofia del fondatore, come spiega il

segretario generale della Fondazione, Massimiliano Tarantino: “Con i suoi vuoti e pieni e il rapporto tra il

dentro e il fuori, il progetto crea un luogo dialogico con il cittadino. La struttura illustra elementi di forte contatto con noi: il rispetto delle tradizioni, l’estrema modernizzazione e lo sguardo in avanti. Come centro

di ricerca lavoriamo sulla storia contemporanea per trovare soluzioni future. Per noi questo posto è il Luogo dell’Utopia Possibile”. L’opera, realizzata dallo studio Herzog & de Meuron, contribuisce alla valorizzazione di tutto il quartiere Porta Volta, predisponendo sul “fronte-strada” caffetterie, ristoranti e negozi. L’intera

area, poi, si rinnova con ampie zone verdi prima inesistenti, un boulevard e piste ciclabili, pur mantenendo

intatti i resti delle antiche mura spagnole, a sottolineare ancora una volta che a Milano non esiste “la singola riqualificazione”, ma è l’insieme che cambia le sue “cellule”. Un intervento che ancora una volta

pone il capoluogo lombardo all’avanguardia: il Comune in accordo con la Fondazione potrà usufruire degli

spazi all’aperto per sessanta giorni all’anno. Felice esempio di rapporto virtuoso fra pubblico e privato.

*Gnosis Progetti