REDAZIONE MILANO

Fondi immobiliari, la gara slitta al 9 dicembre

Prorogata la scadenza del bando per la vendita dei Fondi Comune di Milano I e II. Base d'asta di 49,8 milioni di euro per investitori istituzionali. Motivo della proroga: richiesta di operatori per approfondire la due diligence aziendale.

Prorogata la scadenza del bando per la vendita dei Fondi Comune di Milano I e II. Base d'asta di 49,8 milioni di euro per investitori istituzionali. Motivo della proroga: richiesta di operatori per approfondire la due diligence aziendale.

Prorogata la scadenza del bando per la vendita dei Fondi Comune di Milano I e II. Base d'asta di 49,8 milioni di euro per investitori istituzionali. Motivo della proroga: richiesta di operatori per approfondire la due diligence aziendale.

La scadenza era fissata lunedì, ma è stata prorogata di poco meno di un mese, fino al prossimo 9 dicembre. Parliamo del bando relativo ai Fondi Comune di Milano I e II, per i quali Palazzo Marino, lo scorso 26 settembre, ha annunciato un bando per la vendita in unico lotto di tutte le quote di entrambi i fondi. . La base d’asta è stata fissata in 49,8 milioni di euro. La partecipazione è riservata a investitori istituzionali.

Il Fondo Immobiliare Comune di Milano I, istituito nel 2007, è ora costituito da 17 proprietà a Milano e due immobili a Cesenatico e Sondalo. Il valore complessivo netto delle quote è di 41.993.326 euro. Il Fondo Immobiliare Comune di Milano II, istituito nel 2009, comprende 17 proprietà fra Milano e altri comuni della Lombardia oltre a Villa Tigellius a Recco (nella foto grande). Il valore delle quote è in questo caso di 7.851.294 euro.

Nella determina comunale in cui viene dato il via libera alla proroga del bando si legge anche il motivo che ha indotto Palazzo Marino ad allungare i tempi: "Alcuni operatori, fortemente interessati alla procedura di gara, hanno richiesto all’Amministrazione Comunale e alla Sgr Bnl Paribas Reale Estate Investment Management Italy, la posticipazione della data di scadenza del bando, al fine di poter esaminare con più accuratezza la consistente documentazione contenuta nella Data Room e condurre un’approfondita due diligence aziendale, volta a garantire la presentazione di un’offerta che tenga conto di tutte le valutazioni e necessari approfondimenti".

M.Min.