
Nelle intercettazioni diposte dalla procura il commercialista Michele Scillieri parlava di "Due belle ville sul lago". Ieri sono finite sotto sigilli. Secondo la procura sono il frutto del reato di peculato, di cui sono accusati Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, i due commercialisti della Lega finiti agli arresti domiciliari nell’inchiesta sulla "Lombardia film commission". La Guardia di Finanza ha quindi sequestrato le due villette sul lago di Garda, che valgono complessivamente circa 600mila euro.
Il sequestro è stato richiesto dai pm che indagano per ricostruire complessi passaggi di denaro ed è stato disposto dal gip Giulio Fanales con un provvedimento di 40 pagine.
Secondo l’accusa, una parte degli 800mila euro di soldi pubblici incassati dalla Lombardia Film Commission per l’acquisto della sede di Cormano, sarebbero stati usati dai professionisti della Lega per acquistare due appartamenti al Green Residence Sirmione di Desenzano del Garda. Il gip ha ordinato, si legge nelle carte: "il sequestro preventivo finalizzato alla confisca della villa Bouganville ubicata a Desenzano del Garda presso il Green Residence Sirmione nei limiti dell’importo di 144.570 euro e della villa Tigli sempre all’interno dello stesso complesso per un valore di 163.429,82 euro". E ancora: "Il solo obiettivo dell’acquisto delle due villette - scrive il giudice - era il reinvestimento del profitto proveniente dal peculato".
Dagli accertamenti sui flussi finanziari è risultato che "una consistente quota del denaro incassato dall’operazione al centro dell’inchiesta per peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e reati fiscali sono prima confluiti nella Taac srl poi incorporata nella Partecipazione srl, (riconducibile ai due contabili in parlamento della Lega), e poi sono stati usati per comprare le case con piscina e vista lago". Il giudice la definisce "una società di comodo", sottolineando che è "priva di entrate proprie e quindi di qualsiasi flusso di cassa in ingresso", fatta salva la "parte del profitto illecito", i circa 163mila euro generati dalla compravendita di capannone alla Lombardia Film Commission poco prima dell’acquisto della prima villetta. Taaac srl ha "totale incapacità di procedere, in via autonoma, a qualsiasi investimento". Nel decreto di sequestro preventivo si ribadisce che l’operazione immobiliare relativa la capannone di Cormano "risulta priva di una reale giustificazione economica, manifestandosi viceversa quale schermo giuridico dietro il quale occultare l’unico intendimento perseguito, ossia la distrazione del fondo erogato dall’ente pubblico", cioè Lfc, "a favore dell’allora presidente Di Rubba e dei suoi complici".
Anna Giorgi