MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano riprende la battaglia contro i graffiti sui muri. Un milione di euro per eliminare le tag

Palazzo Marino stanzia un fondo per pulire gli immobili di proprietà municipale. Primi interventi di ripulitura nell’area del mercato della Darsena: il quartiere Ticinese è il più imbrattato

Un operaio del Comune mentre pulisce alcune tag sui muri della Darsena

Milano – Era uno dei crucci del sindaco Gabriele Albertini: eliminare graffiti e tag dai muri di Milano. Una questione di decoro urbano, secondo l’"amministratore di condominio" prestato alla politica. Nell’ottobre del 2004 Palazzo Marino organizzò anche una missione a New York, più precisamente a Brooklyn, nella sede della “Transit Bureau Vandal Squad”, la squadra anti-graffiti della Polizia della Grande Mela. Memorabile una frase del capo della squadra newyorkese, il poliziotto italoamericano Steven Mona, baffi alla Magnum P.I – la serie tv interpretata da Tom Selleck –, parole pronunciate di fronte all’allora vicesindaco Riccardo De Corato: "Assegnare ai writers alcuni muri della città? È come dare le stanze del buco ai tossicodipendenti. Non risolve il problema".

Linea dura, sì. Ma né a New York, tranne che a Manhattan, né a Milano, i graffiti sono mai spariti. Negli ultimi dieci anni le amministrazioni targate centrosinistra, quelle condotte da Giuliano Pisapia e, dal 2016 a oggi, da Giuseppe Sala, hanno abbandonato i toni da crociata anti-graffiti adottati dalle due Giunte di centrodestra guidate da Albertini. Ma ora una delibera di Giunta approvata giovedì e firmata dall’assessore all’Arredo Urbano Piefrancesco Maran prova a far qualcosa in più per ripulire graffiti e tag dai muri della città.

La novità è che l’esecutivo di Palazzo Marino, dopo quattro anni di stop, ripristina un fondo per "interventi d’urgenza per rimozione graffiti, pulizia superfici, trattamento protettivo e mantenimento delle superfici esterne delle proprietà comunali per il mantenimento del decoro urbano su tutto il territorio cittadino", si legge nel titolo della delibera, che stanzia un milione di euro: 500 mila euro per il 2024 e 500 mila euro per il 2025.

Soldi destinati esclusivamente alla rimozione di graffiti e tag, mentre prima l’amministrazione prevedeva interventi in questa direzione solo all’interno di bandi per la manutenzione ordinaria degli immobili. Non solo. Dall’assessorato di Maran fanno sapere che il milione di euro sarà impiegato esclusivamente per interventi anti-graffiti sugli stabili di proprietà comunale e che le prime ripuliture avverranno sui muri del Mercato in Darsena, quartiere Ticinese, forse il quartiere milanese in cui compaiono più graffiti e tag. Le successive aree da ripulire saranno individuate in seguito.

Il contenuto della delibera e lo stanziamento previsto fanno capire che il problema di graffiti e tag nei muri di Milano non sarà risolto in toto, ma la Giunta Sala vuol dare un segnale in direzione del "decoro urbano" almeno in alcuni luoghi-simbolo della città, come la Darsena. Lo strumento approvato dall’esecutivo, peraltro, consente una maggior flessibilità e rapidità negli interventi di ripulitura sugli immobili comunali. In ogni caso, da Palazzo Marino nessun annuncio sulla vittoria della battaglia anti-graffiti. Le esperienze del passato, forse, hanno insegnato che è una battaglia difficile da vincere, a meno di utilizzare fondi pubblici anche per ripulire i muri privati, come accaduto a Manhattan. Ipotesi che i conti del Comune di Milano non permettono neanche di prendere in considerazione.