
Francesca Macrì (Newpress)
Milano, 8 febbraio 2015 - “Milano è la città dei miei sogni realizzati. Almeno in parte”. Lo racconta l’attrice e conduttrice tv Francesca Macrì.
Di origine lombarda? Da parte di madre. Mio padre invece è di Màmmola, in provincia di Reggio Calabria. Ma con le mie sorelle e mio fratello viviamo tutti da sempre a Opera. Sin da piccola sono stata abituata a venire a Milano. Ricordo le visite al Castello Sforzesco oppure a Brera. E poi è arrivato il tempo della scuola.
Che ha frequentato a Milano? Sì, il liceo classico Berchet in via della Commenda, una strada che mi fa sempre uno strano effetto ogni volta che ci torno.
Ma le piace? Sì, ci ho trascorso parte della mia vita dai 14 ai 19 anni. Ora ne ho 27. E’ una via in cui sono cresciuta. E per cui ho provato sentimenti altalenanti. E’ stata la mia “terror street” quando la percorrevo al mattino prima di un’interrogazione ed è stata anche il mio parco di divertimenti, quando dopo la scuola sostavamo all’entrata seduti ovunque e spesso sulle selle dei motorini. Durante l’ultimo anno, quello della maturità, appena entrata in via della Commenda per me cominciava il conto alla rovescia: per esempio pensavo oggi mancano 60 giorni all’esame, domani 59. A pensarci ora mi viene da ridere, in fondo, non volendo, mi sono scoperta buffa.
E proprio allora ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo? Sì, ho cominciato a 16 anni con la pubblicità. Ma sin da piccola sognavo di fare questo lavoro, attrice e conduttrice. A stregarmi la sit-com “Nonno Felice” su Canale 5 di cui non mi perdevo neanche una puntata. Lui aveva nella finzione due nipoti gemelle Eva e Morena. Io sognavo di essere la terza sorella. E poi stressavo i miei genitori nel voler presentare lo “Zecchino d’oro”. Oppure invitavo le amiche del palazzo e le costringevo a cantare, dopo che le avevo presentate in quegli spettacoli assurdi che organizzavo in casa. Ricordo che insistetti tanto con Viola, una delle compagne, per farle cantare qualcosa che lei scoppiò in lacrime.
Insomma non ammetteva rifiuti? Sì, poi provai molto dispiacere, ma parliamo di episodi di quand’ero bambina. In realtà è stato proprio il contatto con Milano a rendermi più matura e responsabile e credere nelle mie aspirazioni. Affrontare i piccoli e grandi ostacoli per trovare le scritture e, nel frattempo, studiare per migliorarmi.
Nostalgia per gli anni della scuola? No, in realtà quello che provo è un grande amore per Milano. Quella via della Commenda che si animava quando c’erano gli studenti, per poi diventare una delle vie più tranquille della città, quando il liceo era chiuso. Poi amo le vie limitrofe come la via Orti e a pochi passi c’è il bel parco della Guastalla. Quello è il quadrilatero di Milano che percorro sempre con piacere. Intanto dopo la maturità, ho studiato recitazione e dizione, nonostante le mie compagne invidiosette facessero di tutto per dissuadermi.
E invece si è presa le sue rivincite? Sì, questa città ti dà le occasioni giuste. Un esempio? Dopo il diploma, con un provino mi sono aggiudicata la co-conduzione del programma di All Music “Lo show più buono che ci sia”. Era il 2008 e di lì, passo dopo passo, sto costruendo la mia carriera. Poi sono passata a “Scorie” con Nicola Savino, “Colorado”, “Quelli che il calcio” con Simona Ventura e un altro colpo di fortuna con “Mario” la serie in onda su MTV con Maccio Capatonda.
E qui si è fatta conoscere con l’imitazione di Barbara Berlusconi? Sì, e pensare che a lei la parodia è piaciuta e mi ha anche chiamato. La telefonata è arrivata il 1 aprile, credevo fosse uno scherzo e invece era proprio Barbara che mi ha fatto i complimenti.
E poi spopola il suo personaggio della principessa a Colorado. Sì, Isabel, cioè la principessa più stordita del mondo. Le mie scene sono sempre con il principe interpretato da Max Pieriboni. E’ l’ironia che guida le mie scelte di lavoro. Come anche la disturbatrice che interpreto nella trasmissione “Detto fatto” condotta da Caterina Balivo in onda su Rai2. Sono anche impegnata in teatro con “Sette note in nero” in cui interpreto diverse icone dello spettacolo da Marilyn Monroe a Sandra Milo.
Allora ha realizzato tutti i suoi sogni? In parte, ora mi manca un programma tv tutto per me che spero di condurre da Milano per poterlo dedicare a questa città.
di Massimiliano Chiavarone mchiavarone@yahoo.it