Buccinasco (Milano) - La seduta straordinaria della commissione comunale antimafia era stata chiesta a gran voce dai partiti di opposizione, voluta anche dal sindaco Rino Pruiti e dalla sua maggioranza, convocata pochi giorni dopo l’omicidio di Paolo Salvaggio. Un delitto senza ancora colpevoli: l’11 ottobre, il sessantenne è stato ammazzato a colpi di pistola in pieno giorno, alle 10 del mattino, in via della Costituzione, trafficata strada che attraversa la città. I killer, a bordo di un T-Max, hanno affiancato la bici di Salvaggio, noto broker della droga vicinissimo ai clan dei Barbaro e Papalia, uscito dal carcere per motivi di salute nel 2018, e lo hanno freddato in mezzo alla strada. Poi, sono scappati.
Sulle loro tracce ci sono gli investigatori dei carabinieri di Milano e la Dda. Il numero uno della Direzione distrettuale antimafia Alessandra Dolci ha escluso una guerra di mafia: più probabile un regolamento di conti tra trafficanti di droga, giro da cui Salvaggio sembrava non essere uscito neanche dopo gli anni di carcere.
Si è parlato soprattutto di questo evento che ha scosso la città durante la seduta straordinaria della commissione antimafia del Comune di giovedì sera, presieduta dal sindaco (vice presidente Alberto Schiavone, M5S). I partecipanti, componenti della commissione ma anche presidenti dei gruppi di altri Comuni e rappresentanti delle istituzioni, hanno espresso preoccupazione ma soprattutto "volontà di fare rete, di rimanere uniti. Su questi temi non si può essere divisi, bisogna lottare insieme, perché la criminalità organizzata è ancora sui nostri territori e non possiamo fare finta di nulla", hanno sottolineato il sindaco e il vice presidente Schiavone.
Presente la consigliera Selene Pravettoni in rappresentanza della commissione antimafia regionale. Anche lei ha evidenziato la necessità di "conoscere il fenomeno per combatterlo, informarsi e avere gli strumenti per riconoscere gli atteggiamenti mafiosi". La necessità di fare rete è stata sollevata anche dal presidente della commissione corsichese, Gianluca Vitali, che promuove la costituzione di un gruppo intercomunale per studiare, insieme, strategie concrete. Il prossimo appuntamento è per il 28 ottobre: un incontro pubblico sul tema "Come vota la ‘ndrangheta", preceduto da un presidio dei sindaci di Città metropolitana, per "testimoniare coesione – dicono – nella lotta contro la criminalità organizzata".