Milano, 5 luglio 2018 - Una frode fiscale del valore di 300 milioni di euro realizzata con consorzio di società operanti nel settore della macellazione e della lavorazione delle carni. Sono finite in carcere 5 persone (tra cui 2 commercialisti) e 12 agli arresti domiciliari; 4 liberi professionisti sono stati colpiti dalla misura restrittiva dell’obbligo di firma e dall’interdizione per un anno dall’esercizio dell’attività e dal divieto di assumere uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; sono oltre 50 gli indagati a piede libero. Oltre 200 finanzieri hanno dato esecuzione a 21 ordinanze di custodia cautelare personale ed eseguito numerose perquisizioni nelle province di Bari, Bergamo, Biella, Brescia, Caserta, Crotone, Fermo, Foggia, Forlì-Cesena, Lecce, Macerata, Milano, Modena, Novara, Rimini, Roma, Savona, Taranto, Teramo, Torino, Venezia e Vercelli.
È questo l’esito dell’attività d’indagine coordinata dai sostituti procuratori della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Gianfranco Gallo e Maurizio Ascione e delegata al Gruppo della Guardia di Finanza di Rho. In particolare, è stata eccepita l’inconsistenza dell’intera struttura consortile utilizzata dai vertici del sodalizio come mezzo per la progressiva monopolizzazione del mercato nazionale di riferimento e per la movimentazione di ingenti masse di capitali illeciti. Si trattava in realtà di società (generalmente S.r.l o S.r.l.s) intestate a meri “prestanome” nelle quali venivano sistematicamente creati rilevanti crediti Iva fittizi, attraverso la presentazione di dichiarazioni annuali fraudolente (mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti) e/o infedeli. In esecuzione della medesima ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano Guido Salvini, è stato eseguito anche un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca di oltre 90 immobili tra ville di lusso, appartamenti, ristoranti, locali notturni, 35 auto tra cui numerose auto di lusso, 2 yacht, più di 200 compendi societari, conti correnti, disponibilità liquide, gioielli e 7 cassette di sicurezza, per un valore complessivo di circa 60 milioni.