Lavorava a Pantigliate e viveva a Lodi Vecchio il 53enne Fabio Not. Sposato, papà di una ragazzina, l’uomo lavorava al supermercato Esselunga di Pantigliate e stava tornando a casa dopo il turno di lavoro quando, un terribile incidente, lo ha portato via ai suoi cari. Sono anni che la famiglia abita a Lodi Vecchio. Il drammatico schianto è avvenuto poco dopo le 21 di lunedì lungo la variante alla via Emilia in territorio di Tavazzano. "Il dramma colpisce una bellissima famiglia - ha affermato il sindaco Lino Osvaldo Felissari -. Sono molto dispiaciuto. C’è cordoglio all’interno della nostra comunità. Siamo vicini alla famiglia".
Secondo una prima ricostruzione della dinamica, ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Lodi, lo schianto è avvenuto in modo frontale e sarebbe stato provocato da un sorpasso (le responsabilità sono al vaglio, ma pare che la vittima non abbia colpe). Il soccorso sanitario ha mandato sul posto l’automedica, un’ambulanza della Croce Rossa e una della Croce Bianca, oltre all’elisoccorso, partito da Como. La collisione è avvenuta lungo il rettilineo che collega la rotonda di innesto di via Majorana e lo svincolo per la Provinciale 218. E ha provocato la chiusura della via Emilia, tra la rotonda al confine con Sordio e quella che immette sulla strada provinciale 159 verso Mulazzano, per circa quattro ore. Inizialmente piovigginava, poi le precipitazioni si sono fatte più intense. La vittima viaggiava a bordo della sua Hyundai Ioniq, in direzione Lodi, per tornare a casa. Dalla direzione opposta arrivava una Audi A6 condotta da un 47enne. Quest’ultimo, a seguito dell’incidente, ha riportato ferite importanti alle gambe ed è stato trasportato d’urgenza, con l’elisoccorso, all’ospedale milanese Niguarda. Nello scontro è rimasta coinvolta, per fortuna solo con danni al veicolo, anche una Peugeot, il cui conducente di 41 anni non ha però riportato ferite. Per Not il decesso è sopraggiunto pochi minuti dopo lo scontro. Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria e si trova nell’istituto di Medicina legale del policlinico San Matteo di Pavia. I veicoli sono stati posti sotto sequestro.