GIULIA BONEZZI E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Fulvio Oscar Fuso, chi è l'uomo 'morto' al Fatebenefratelli: "Scusate, è vivo"

Il 64enne di Sannicola (Lecce) è all'ospedale di Milano per delle cure. Perde il cellulare e interrompe i contatti. I parenti vengono avvisati della presunta scomparsa con una mail, poi il chiarimento e le scuse

La Questura di Milano

Milano, 12 gennaio 2023 - Dato per morto il 5 gennaio, è "risorto" il 9. In mezzo, quattro giorni di lutto con preparativi per il viaggio dei parenti dal Salento a Milano "per riconoscere la salma" e la telefonata all’impresa di pompe funebri per i funerali. Poi il sollievo una volta chiarito l’equivoco: Fulvio Oscar Fuso, 64enne di Sannicola, della provincia di Lecce, è vivo. Ma anche la rabbia per aver ricevuto ufficialmente una "notizia terribile", non vera. La storia del morto-non morto è un fatto di cronaca che genera dibattito. "Neanche Kafka" - sottinteso, è arrivato a tanto nei suoi racconti paradossali - è uno dei tanti commenti apparsi sui social. Un parente scrive che "non è bello ricevere le condoglianze e chiedere perché".

Il viaggio e il messaggio

Ma com’è potuto succedere? Rita, amica dell’uomo suo malgrado protagonista, parte dal principio. La premessa è che il 64enne soffre di una grave malattia "e dopo essere stato visitato in due ospedali pugliesi aveva intenzione di chiedere una diagnosi a Milano. Città in cui ha vissuto per tanti anni". Single, ha lavorato una vita come rappresentante di commercio abitando in diverse città e anche all’estero, per poi tornare nella terra natìa una volta in pensione. "Il 19 dicembre lo abbiamo accompagnato a Lecce, a prendere il pullman verso Milano". Tutto bene fino al giorno successivo, "quando mi ha scritto un messaggio: tutto a posto, sto andando a dormire".

Il ricovero e la Pec

Poi, il nulla. Parenti e amici non potevano sapere che l’uomo aveva smarrito il telefono e che di conseguenza non poteva più contattarli. Il 22 dicembre, stando a quanto risulta al Giorno , si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli dove è poi stato ricoverato. Una persona sola, non accompagnata da nessuno, e senza cellulare: per prassi, fanno sapere dall’ospedale, in questi casi si compila il "modulo di ricerca parenti" da inoltrare alla Questura. E così è stato fatto. Poi, l’errore umano: nella pec inviata al Comune di Sannicola dal commissariato Garibaldi-Venezia è stato scritto "Decesso di Fulvio Oscar Fuso" chiedendo di verificare se nel territorio vi fossero "parenti del defunto" che potessero riconoscere la salma. Comunicazione che i parenti hanno ricevuto il 5 gennaio, giorno prefestivo.

Pompe funebri e chiarimento

"Nessuno poteva pensare fosse vivo. Il fratello ha contattato le pompe funebri e si stava preparando a partire con altri parenti", continua Rita. Il chiarimento è arrivato dopo il ponte dell’Epifania, lunedì 9. La Questura di Milano si è quindi scusata e si è messa a disposizione della famiglia, "ha rintracciato il fratello del signor Fuso e ha chiesto scusa per l’equivoco – conclude l’amica –. L’abbiamo pianto per morto e invece il morto era vivo". Il 64enne è ancora ricoverato al Fatebenefratelli. Vivo.