Sant’Antimo (Napoli) – Il dolore e il silenzio. Sant'Antimo, comune in provincia di Napoli, si prepara con le bandiere a mezz'asta ai funerale di Giulia Tramontano, la ragazza uccisa a Senago dal compagno, con il piccolo che portava in grembo e che avrebbe chiamato Thiago.
All'ingresso della parrocchia Santa Lucia c’è un lungo drappo bianco e rosa: "L'amore non priva ma regala, protegge non uccide. Tutti uniti per Giulia e Thiago". La bara è già al centro del sagrato. Rose bianche e candele accese. Accanto, accasciati dal dolore la mamma il padre, la sorella e il fratello di Giulia. La famiglia ha chiesto riservatezza per evitare che telecamere e giornalisti possano riprendere tutte le fasi del rito funebre. All'esterno della chiesa c’è anche la polizia.
I funerali sono iniziati alle 15 mentre anche a Senago, oggi è lutto cittadino in memoria della giovane e del suo bimbo.
La sorella Chiara
"Grazie a tutti dell'affetto che ci avete dimostrato in questi giorni atroci. I vostri pensieri ci hanno inondato di amore e vicinanza. Ora però è il momento dell'ultimo saluto intimo e straziante a Giulia e Thiago e vorremmo viverlo insieme ai parenti ed amici più stretti". Lo scrive sui social Chiara Tramontano, la sorella di Giulia. Chiara Tramontano fa riferimento ai funerali che si terranno domani pomeriggio in forma privata a Sant'Antimo. "Siamo certi che capirete – spiega perché in questi giorni avete dimostrato di saper vivere il nostro stesso dolore, operare il nostro stesso silenzio e commemorare Giulia con amore e rispetto".
Cerimonia privata
Il sindaco del Comune campano Massimo Buonanno spiega che si tratta di "una cerimonia strettamente privata" e chiede "la massima osservanza di tale volontà ad ulteriore riprova della vicinanza e dell'affetto che l'intera comunità ha già sentitamente dimostrato".
Il sindaco della Città metropolitana
“Nel pieno rispetto per la scelta di celebrare funerali in forma privata, rivolgo un abbraccio alla famiglia di Giulia Tramontano e all'intera comunità di Sant'Antimo che si è ritrovata unita dopo questo dramma che ha colpito ciascuno di noi. Da parte delle istituzioni, massimo impegno per proseguire il percorso di prevenzione e ascolto per le donne vittime di violenza". Questo il messaggio del sindaco della Città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi.
L’autopsia
L’altro ieri è stata eseguita l sul corpo della ragazza: Giulia Tramontano potrebbe essere morta dissanguata "in pochi minuti". Una deduzione che arriva dai primi esiti dell'autopsia e da quel profondo taglio al collo che le ha reciso carotide, giugulare e trachea. ’autopsia
Uno squarcio inferto sorprendendo la giovane alle spalle, come si deduce dalla macchia di sangue lasciata sul pavimento, poi il 30enne barman ha infierito sull'arteria sotto la clavicola e prima che Giulia si accasciasse ha continuato a colpire, per un totale di "almeno 37 volte".
Colpi in rapidi successione, alla cieca, concentrati nella parte superiore del corpo. Poi è iniziata la seconda fase di un delitto che per la procura è premeditato. Impagnatiello ha tentato di bruciare il corpo prima con dell'alcol, poi con della benzina.