
Piazza Capuana, Fuorisalone 2019
Milano, 10 aprile 2019 - «La bellezza, intesa come depositaria di memoria collettiva, deve trovare spazio dove le comunità lottano per affermare una propria identità. Per questo abbiamo scelto Quarto Oggiaro per portare i temi cari alla Milano design week». Parole di Maurizio Bellosta, ceo dell’omonimo marchio di rubinetterie, imprenditore illuminato che ha fatto una scelta importante, una scelta che contribuisce a dare al design una funzione anche sociale: il design fa stare bene. Si dice sempre che è molto più semplice mostrare l’inferno che raccontare la bellezza.
Per una volta, e lo faremo ancora, racconteremo quindi la bellezza portata dal design nelle periferia, come quella di Quarto Oggiaro. Bellosta, ieri, ha inaugurato una esposizione di prodotti proprio in piazza Capuana, il centro del quartiere dal passato più discusso della città. Bellosta ha proposto un progetto: un viaggio fisico e concettuale, da Brera, largo Treves a piazza Capuana, per sottolineare come design e architettura non debbano essere uno strumento elitario di alcuni luoghi della città, ma uno strumento soprattutto al servizio dell’uomo, con una finalità etica oltre che estetica. E «l’evento» attorno all’esposizione di rubinetti di design l’hanno organizzato i residenti, che hanno accolto il progetto con una grande festa.
È stato l’evento più autentico e spontaneo di questa edizione del Fuorisalone. Così c’erano le famiglie arabe accanto a quelle italiane che offrivano datteri con le mandorle e the alla menta, bambini che giocavano e anziani affacciati ai balconi. Il progetto, naturalmente, non dura un giorno, ma tutta la settimana, e farà da catalizzatore per una serie di appuntamenti sulla piazza che termineranno domenica con la proiezione del documentario «57 Quarto Oggiaro – Milano rinasce a nord ovest».
Quindi, per tutta la durata della Milano Design Week, Largo Treves e Piazza Capuana saranno idealmente unite da due installazioni che riproducono l’autobus di linea 57, storico collegamento tra Piazzale Cadorna e Quarto Oggiaro. «Siamo convinti che il Fuorisalone non rappresenti solo una valida occasione di confronto per operatori e addetti ai lavori, ma sia soprattutto un’opportunità per offrire a tutti i cittadini la possibilità di avvicinarsi al bello e al benfatto grazie ai nuovi linguaggi creativi oggi sempre più attenti alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente», ha detto l’assessore alla Moda e design Cristina Tajani. Al taglio del nastro il sindaco Beppe Sala ha sottolineato: «è importante coinvolgere le periferie e si stanno portando avanti opere in tutti i quartieri dove esistono criticità». Ha voluto chiarire però che «è necessario il tempo per le realizzazioni: sono processi lunghi, i miglioramenti ci sono. L’integrazione costa fatica - ha concluso - ma noi siamo una città aperta e inclusiva che chiede a chi arriva anche doveri: la convivenza civile e la voglia di lavorare».
anna.giorgi@ilgiorno.net