NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, colpo grosso in via Solferino: un minuto per svaligiare la gioielleria

Rubati 40mila euro in preziosi nel negozio della nipote di Duilio Loi

Operai al lavoro per sistemare porta d’ingresso della giorielleria

Milano, 21 giugno 2019 - «La telefonata d’allarme mi è arrivata alle 2.21. Il tempo di vestirmi e scendere con mio marito e non c’era più nessuno in strada». Un minuto e mezzo per svaligiare le vetrine di una gioielleria. Novanta secondi per arraffare i monili in esposizione e sparire nel nulla. Colpo grosso ieri notte alla «Bonaria Loi Jewelry» di via Solferino 12, in zona Brera: i ladri hanno portato via preziosi per un valore ancora da quantificare con esattezza, «probabilmente attorno ai 40mila euro», stima la titolare Carlotta Ghetti, figlia di Bonaria Loi (che aprì il negozio che porta il suo nome una decina d’anni fa) e nipote del celebre pugile triestino Duilio Loi, detentore del titolo mondiale dei pesi welter junior tra il 1960 e il 1963 e con un posto d’onore al Famedio del Cimitero Monumentale che il Comune ha deciso di riservargli il giorno della sua scomparsa, il 20 febbraio 2008.

La banda, stando a quanto la donna ha riferito poi alla polizia, è entrata in azione in piena notte: «Hanno rotto la serratura con un arnese di solito utilizzato dai fabbri, come mi ha spiegato il mio di fiducia, e sono entrati – spiega ancora la titolare –. Qualche secondo dopo è scattato l’allarme, che in automatico ha fatto partire due telefonate, una al mio cellulare e una a quello di mia madre. Da quel momento è passato poco più di un minuto: giusto il tempo di vestirmi e di scendere con mio marito, visto che abitiamo proprio sopra la gioielleria». I coniugi non hanno trovato nessuno in strada, né hanno visto qualcuno scappare. Conclusione: i malviventi, evidentemente esperti e ben equipaggiati, hanno impiegato pochissimo a svaligiare le vetrine e a riporre tutta la refurtiva all’interno di un borsone. «Alle 2.25 ho chiamato gli agenti di polizia, che ringrazio per la rapidità con la quale sono intervenuti e per la professionalità con la quale hanno affrontato il caso». Le indagini  sono appena iniziate, anche se c’è una testimonianza che potrebbe rivelarsi decisiva per gli accertamenti investigativi. Un residente della zona, di rientro a casa alle 2, quindi venti minuti prima del raid, ha notato un’auto parcheggiata a poche decine di metri dalla gioielleria con quattro uomini a bordo. C’entrano qualcosa con il furto delle 2.21?