Birkin Himalaya, la borsa di Hermès rubata nel negozio di via Montenapoleone a Milano

Rubati altri tre modelli. Stando alla maison, si tratta di “un oggetto tra i più desiderati degli ultimi decenni”. Liste di attesa tra le clienti

Il negozio Hermès in via Montenapoleone

Il negozio Hermès in via Montenapoleone

Milano, 10 agosto 2023 – Maxi furto nel magazzino del negozio Hermès di via Montenapoleone a Milano: sparite 4 borse -  tra cui una Birkin Himalaya – per un valore di 90mila euro. Non sono stati trovati segni di effrazione sulle porte. Le borse erano in aree accessibili solo al personale e sono state sottratte e sostituite con altre, sempre Hermès, ma di valore inferiore. La scoperta è avvenuta lo scorso 7 agosto, quando durante un controllo è emerso l'ammanco delle preziose borse ed è scattata la denuncia presentata dai responsabili alla caserma dei carabinieri di via Moscova che ora stanno indagando.

Una Birkin è per sempre

La Birkin è una borsa realizzata dagli artigiani di Hermès. Una Birkin è per sempre perché si nobilita nel tempo e acquisisce sempre più valore, ogni giorno che passa.

La nascita della Birkin

La maison Hermes racconta che "questo oggetto tra i più desiderati degli ultimi decenni” sia nato in aria durante un volo Parigi-Londra. A bordo, l'attrice inglese Jane Birkin, recentemente scomparsa, è seduta accanto a Jean-Louis Dumas, presidente di Hermès (1978-2006). I due iniziano a chiacchierare e l'attrice si lamenta di non riuscire a trovare una borsa adatta alle sue esigenze. "Creativo nato e dotato di un intuito infallibile - racconta la maison - Dumas disegna subito una borsa capiente di forma rettangolare, morbida e spaziosa, con un profilo levigato e cuciture a punto sellaio”. Così come la Kelly bag di Hermes è stata ispirata da Grace Kelly, la Birkin dunque prende il nome da Jane che con Serge Gainsbourg è stata sicuramente una delle coppie più celebri e trasgressive del jet set degli anni sessanta.

Clienti in lista d’attesa

Venduta a cifre da capogiro, per avere la celeberrima it-bag, si racconta, non basta avere la disponibilità economica, alcuni modelli vengono venduti al prezzo di un appartamento, ma serve tanta pazienza. Bisogna aspettare: la lunga lista d'attesa perché le vendite vengono centellinate. Una strategia di marketing che rendere questo oggetto ancora più esclusivo, e quindi prezioso.

Modelli e prezzi 

La filosofia del marchio trae la sua forza dall’incontro tra passato e presente, facendo leva su una continuità “ereditaria” che di generazione in generazione ha sempre saputo aggiungere qualche novità all’offerta. Del resto, la filosofia del brand è riassumibile con questa frase: “l’innovazione nella continuità della tradizione”. 

Il pregiato accessorio con il doppio manico, varia per grandezza, ne esistono tre, la Birkin 25, la Birkin 30 e la Birkin 35 , colore e pelle. Per il prezzo si inizia a ragionare dai 10mila euro in su, fino a toccare cifre esorbitanti come quella in coccodrillo rubata a Milano che da sola, è stato dichiarato, ha un valore di 50 mila euro. E non è sicuramente la più cara. 

La Birkin Himalaya

La Birkin Himalaya è realizzata in pelle di coccodrillo del Nilo e, per l'appunto, la denominazione non si riferisce all'origine della borsa quanto alla delicata gradazione del colore: il suo grigio che sfumando in un bianco perlaceo ricorda la catena montuosa asiatica. Raffinata, difficile da lavorare, realizzata con materiali ricercati e pregiati, questi i motivi che rendono la Birkin Himalaya un oggetto dal valore inestimabile, o quasi. Nel maggio 2017, Christie's Hong Kong ha battuto all'asta un modello tempestata di diamanti di 10,23 carati per 293.000 sterline (più di 340.000 €) e, ancora, nel 2020. Sempre durante un’asta di Christie’s, un modello in coccodrillo Niloticus, con dettagli in oro bianco e diamanti, è stato acquistato da un compratore anonimo per 231.000 sterline (quasi a 269.000 €).